Udinese, Marino: “De Paul resta con noi. Le big sono scappate”

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(Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Pierpaolo Marino, direttore generale dell’Udinese, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport. Il dirigente dei friulani ha parlato del prossimo impegno di Serie A contro la Juventus, della frontiera americana e del futuro di Rodrigo De Paul.

Come si presenta la Juventus al prossimo match

“Abbiamo avuto questa brutta battuta d’arresto con il Benevento, imprevista e imprevedibile, anche se non ho nulla da recriminare sugli indubbi meriti del Benevento che ha giocato un’ottima partita. Stavamo crescendo bene, venivamo da due vittorie, peraltro contro Lazio e Torino fuori casa, e due pareggi, prima avevamo raccolto un punto importante contro il Sassuolo, insomma eravamo certamente in un momento di progressione e la sconfitta con il Benevento è stata una mazzata che ci ha riportato indietro nel processo di crescita. La Juventus viene da una situazione analoga alla nostra, con le dovute proporzioni la loro sconfitta con la Fiorentina è stata una mazzata simile alla nostra contro il Benevento. Uno stop che arriva al culmine di una serie di prestazioni importanti. In questo senso, direi che affrontare una Juventus arrabbiata e smaniosa di rivincita non è mai il massimo, ma anche l’Udinese sarà arrabbiata e vogliosa di cancellare il Benevento”.

Gli occhi della Serie A sugli States

“Non è solo la nuova frontiera del mercato, il calcio americano rappresenta la nuova frontiera tecnica che fra cinque o sei anni potrebbe primeggiare a livello mondiale. In Europa abbiamo avuto un atteggiamento un po’ snob, ma io che lo seguo con grande attenzione ho notato che dal 2011 in poi negli Stati Uniti il calcio ha compiuto passi importanti. Il più importante è stato entrare nei college – ha continuato Marino al quotidiano -, dove adesso fa concorrenza seria a basket e football nel reclutamento dei giovani. E il sistema americano negli sport di squadra è micidiale, funziona sempre, anche perché abbina sport e studio in un circolo virtuoso che dà risultati eccellenti. Adesso vediamo i primi giocatori, come McKennie, ma è l’avanguardia di un flusso che fra cinque o sei anni porterà il calcio americano ai vertici delle competizioni mondiali”.

Il futuro di Rodrigo De Paul

“A gennaio non va da nessuna parte. Resta senza dubbio con noi. Poi quest’estate vedremo, ci sarà la Coppa America, poi se ne discuterà. Di sicuro c’è un feeling perfetto con la società. Il ragazzo ha trovato una maturità di pensiero e un equilibrio tecnico ottimale, è diventato un leader e qui si trova benissimo. Ti dico la verità: richieste vere, intendo dire circostanziate, non ne abbiamo ricevute. Finora quelli interessati non si sono neanche avvicinati alla quotazione, anzi sono scappati davanti al prezzo. Scherzi a parte, non voglio dire una cifra, perché non sarebbe affatto logico visto che De Paul non è in vendita”, ha concluso Marino.