El Clásico più strano (e forse più intrigante) della storia

(Photo by Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)

Prima grande sfida stagionale tra i due colossi spagnoli per la settima giornata di campionato. In un Camp Nou deserto e silenzioso come mai, va in scena El Clásico più strano, misterioso ed enigmatico di sempre tra dubbi e incertezze che popolano le menti sia dei blancos che dei blaugrana.

BARCELONA

I padroni di casa affrontano la partita delle partite dopo l’estate più movimentata di tutta la storia del Club: i burofax di Messi hanno fatto il giro del mondo e sono diventati oggetto di critica e di osservazione da far impallidire (o morire d’invidia) la Monna Lisa o l’Ultima Cena, cose che anche Dan Brown avrebbe potuto scriverci un altro libro che sarebbe diventato l’ennesimo best seller.

La querelle tra La Pulga ed il club Culé, dopo un tira e molla infinito con il fuoriclasse argentino dato più volte sul piede di partenza e in procinto di accasarsi ora all’Inter, ora al City, pare si sia conclusa (?) e ora tocca far parlare il campo. Già, il campo. Come ci arrivano sul campo gli uomini di Koeman? La squadra catalana con un po’ di fatica sta provando a ritrovare la sua posizione nel calcio spagnolo e le prime 4 giornate sono state caratterizzate da 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta prima di arrivare alla facile vittoria conseguita in settimana contro il Ferencvaros in Champions.

Il gioco non brilla, Messi neppure e le speranze sono proprio quelle che in una partita del genere il numero 10 si ricordi chi sia, metta alle spalle tutto e magari torni a ricordarsi delle epiche sfide contro il Real di qualche anno fa quando in campo dall’altra parte c’era il suo eterno “rivale” Cristiano Ronaldo.

Il Barcelona, che un po’ di mercato l’ha fatto ma ha perso calciatori del calibro di Suarez e Rakitic, è chiamato ad una prova importante e convincente che possa definitivamente scacciare via i fantasmi di un’estate tormentata e di un’idea di un Club ormai vicino al collasso strutturale.

REAL MADRID

Il Real Madrid arriva alla partitissima senza aver fatto operazioni di mercato per la prima volta dopo 40 anni. L’epoca dei Galacticos ormai è uno sbiadito ricordo e il club è alle prese con una crisi economica probabilmente senza precedenti.

Nelle prime gare di campionato gli uomini di Zidane hanno raccolto punti disputando prove di basso profilo spesso e volentieri riuscendo a cavarsela con vittorie di misure anche in gare contro squadre che sulla carta non avrebbero dovuto creare grossi grattacapi.

La sconfitta casalinga contro il Cadice è solo la punta di un iceberg davvero molto grosso che pian piano sta venendo fuori e che continua a mostrarsi quando, come mercoledì sera, i blancos sono stati sconfitti in casa contro lo Shakhtar Donetsk nella partita di esordio in Champions League, mettendo Zidane in una posizione quantomeno scomoda, con la supersfida ai rivali storici che potrebbe diventare un crocevia decisivo per il suo futuro sulla panchina merengue.

UNA SFIDA CHE GUARDA AL FUTURO

Chi sarà protagonista della partita? Probabilmente le tifoserie di una e dell’altra squadra ripongono più di una speranza nei giovani presenti nelle rispettivi squadre: talenti brillanti e non ancora del tutto esplosi come quelli di Ansu Fati e di Vincius Junior potrebbero infiammare la partita, assieme a quelli di Sergiño Dest e di Rodrygo.

LA PARTITA PIU’ SEGUITA AL MONDO

Nonostante le difficoltà e le evidenti lacune mostrate dalle due compagini, el Clásico resta sempre la partita più vista al mondo. Il Camp Nou sarà un gigante silenzioso ma La Liga ha puntato forte su quello che ormai è un vero e proprio brand investendo su oltre 100 operazioni promozionali sparse in ogni angolo del mondo.

Inoltre, la partita sarà vissuta seguendo innovative forme di esperienza visiva: nuove grafiche, riproduzione di suoni e rumori da stadio personalizzabili, riprese dall’alto con spy cam e droni e persino replay a 360°.

Il prepartita sarà tradotto in 18 lingue diverse e i tifosi potranno scaricare un’app dedicata al Clásico e un nuovo gioco per smartphone. Inoltre, sarà a disposizione una sezione apposita sul sito della Liga.

Il match sarà trasmesso in 182 paesi e tra la partita di andata e quella di ritorno, si stimano circa 700.000 spettatori, di cui un buon 10% direttamente da tifosi che potranno assistere all’evento dai social.

Mentre Leo Messi si dimostra un po’ nostalgico delle sue sfide contro Cristiano Ronaldo (“quelle sfide rimarranno per sempre“) mai come stavolta la domanda è lecita: Sarà El Cant del Barça o ¡Hala Madrid! a risuonare nelle casse dei tifosi a fine partita?