Emiliano Viviano a Offside-Terzo Tempo: “Scudetto? Inter favorita”

Viviano Emiliano

(Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Emiliano Viviano è intervenuto A “Offside – Terzo Tempo”, format condotto da Luca Cerchione in onda su Twitch. Il portiere del Fatih Karagümrük ed ex, fra le tante, di Inter e Fiorentina, ha parlato della sua carriera e spaziato su diversi temi del calcio italiano, fra cui la lotta Scudetto. Ecco le sue parole, estratte dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Emiiano Viviano si racconta a Offside-Terzo Tempo

Sul suo rapporto con il fumo
“Sono un fumatore e non mi sono mai nascosto, evito quando indosso la tuta della squadra. Quando ti alleni da professionista incide poco, in Italia siamo in tantissimi ad avere questo brutto vizio. Gattuso era un grande fumatore, insieme a Pirlo accendevano la sigaretta anche prima di giocare, ma poi in campo facevano la differenza.”

Sulla lotta Scudetto
“Scudetto? È ancora presto! Leggevo che la compagine di Spalletti non ha fatto bene, ieri, contro il Milan, ma non ho visto il match perché ero di ritorno dalla mia partita. L’Inter parte favorita, poi però bisogna vincerlo sul campo.”

Su Insigne
“È difficile immedesimarsi, dopo tanti anni forse voleva provare una nuova esperienza, non c’era un grande dialogo con la società e per amore del Napoli è andato via dall’Italia, per evitare di affrontare la sua squadra del cuore. Fischi e critiche? Quando un giocatore dimostra di essere attaccato alla maglia le prestazioni passano in secondo piano, Lorenzo non ha mai avuto atteggiamenti fuori posto onorando sempre la sua squadra.”

Sui suoi idoli
“Portiere più forte di sempre? Buffon, senza dubbio. I miei idoli da bambino erano Batistuta e Rui Costa, nonostante non giocassero nel mio stesso ruolo. Tra Toldo e Buffon io preferivo Francesco, è stato un esempio per me, proprio per la fede viola.”

Emiliano Viviano dice la sua su Ospina e Meret
“Meret? È molto bravo, l’ho consigliato anche a dei giornalisti di Firenze. Mi piace molto anche Ospina: ha una grande personalità e sa reggere le pressioni. Per giocare a Napoli ci vuole personalità, quindi vedo il colombiano avvantaggiato. Alex ha saltato un passaggio: è passato da una piccola direttamente al Napoli, forse questo gli ha tolto certezze. Poi è stato sfortunato a non aver avuto la giusta continuità a causa degli infortuni. Un portiere si valuta nella totalità della stagione,”