Eravamo quattro amici al VAR: un weekend di fuoco in A

Hernandez

Jonathan Moscrop/Sportimage

La 27ª giornata di Serie A si è conclusa ieri senza, però, evitare polemiche. Il VAR è stato al centro delle discussioni soprattutto dopo le partite di ieri pomeriggio e ieri sera. L’allenatore della Roma Fonseca si è lamentato per un rigore non dato alla sua squadra che, secondo lui, avrebbe cambiato il corso della partita e per il rigore concesso al Parma. In serata, poi, è stato Cristiano Ronaldo a tenere banco, non solo per la tripletta. Il suo intervento su Cragno per molti commentatori e per il presidente del Cagliari Giulini era da rosso diretto. Il VAR, però, sia a Parma che a Cagliari ha taciuto. Al contrario, a Milano è intervenuto, ma è stato l’arbitro Pasqua a non concedere un rigore su Hernandez, dopo on field review, scatenando le ire rossonere.

Per il VAR, quindi, non è stato un weekend semplice. Tuttavia, questi tre o quattro episodi hanno tutti una loro storia e tutti devono essere spiegati. Al Tardini di Parma non è stato un pomeriggio positivo per l’arbitro Piccinini e per il VAR Di Bello. Sullo 0-0 Pellegrini tenta di sfruttare un cross in area di Spinazzola, calcia alto, ma nel momento del tiro viene toccato sul piede da un difensore del Parma. Il fallo sembra netto, ma per Piccinini non c’è nulla e il VAR tace. Nel secondo tempo, invece, Ibañez e Pellé intervengono contestualmente sul pallone: per l’arbitro c’è rigore, il VAR tace ancora, ma in realtà non sembra esserci nessuna infrazione.

Fonseca, dopo la partita, è infuriato: “Non è per l’arbitro che abbiamo perso, ma il secondo rigore non c’è. Quello che è difficile da capire per me è perché con la Roma non si vede il VAR. Se c’è una situazione dubbia, come quella anche di Pellegrini, l’arbitro deve rivedere l’azione. Quello di Ibañez non è fallo, non c’era rigore. Posso accettare che l’arbitro sbagli, ma se c’è il VAR va utilizzato. 2-0 all’inizio del secondo tempo ti manda quasi fuori dal match e quello che io vedo è che con le altre squadre si va sempre a rivedere il VAR. Alla fine della stagione questo equivale a 5, 6 o 7 punti in più per gli altri e 5, 6 o 7 punti in meno per la Roma. Io voglio lo stesso trattamento dato alle altre squadre, solo questo. Penso che in questo momento non c’è lo stesso trattamento. Io sono stato sempre in silenzio, rispetto il lavoro degli arbitri, penso che in Italia ci siano i migliori arbitri, ma si sbaglia tanto e io vedo rigori ridicoli qui sempre per le stesse grandi squadre e questo non c’è per la Roma. Possiamo vedere quanti rigori ci sono qui in Italia e quanti negli altri paesi e quasi sempre per le stesse squadre.”

A Cagliari, invece, l’errore netto è del VAR Chiffi. Poco dopo il vantaggio per 1-0 della Juventus firmato da Cristiano Ronaldo, il portoghese tenta di contendere la palla a Cragno in uscita, ma lo colpisce al mento a gamba tesa alta e piede a martello. Il classico fallo grave di gioco da art. 12 del Regolamento. L’arbitro Calvarese ammonisce e Ronaldo accetta di buon grado. Il direttore di gara può essere scusato dalla distanza, ma non è così per il VAR Chiffi. Cristiano Ronaldo di lì a poco segnerà altri due gol chiudendo la partita.

Il presidente del Cagliari Giulini ha detto: “Sono deluso dai miei calciatori, ma soprattutto dalla mancata espulsione di Ronaldo che poteva cambiare la partita. Il gioco pericoloso se mette a rischio l’incolumità dell’avversario deve sempre essere punito con il cartellino rosso: lo dice il regolamento.

A Milano, invece, la situazione è stata ancora diversa. Sullo 0-1 per il Napoli e a pochi minuti dal termine, Bakayoko interviene leggermente in ritardo su Hernandez in area. Il tocco c’è anche se non plateale e duro. L’arbitro Pasqua è lontano, ma fa continuare l’azione giudicando il tocco regolare. Qui, però, succede qualcosa di strano. Il VAR Mazzoleni interviene -essendo un episodio valutato in campo di per sè è strano e sbagliato- e chiama l’arbitro alla on field review. L’arbitro osserva l’azione, da una sola inquadratura, e conferma la decisione precedente. Questo rigore si poteva certamente dare visto il metro di giudizio italiano e soprattutto dopo averlo rivisto. Tuttavia, ci si chiede sulla base di cosa sia intervenuto il VAR.

Pioli ha affermato: Su Hernandez è più rigore che no.” Non l’ha presa con lo stesso stile il francese che si è lasciato andare su instagram con una storia raffigurante l’arbitro Pasqua e delle faccine che rimettono.