ESCLUSIVA Demetrio Albertini: “Giovani? In Italia c’è poco coraggio”

demetrio albertini

Photo Credits: Gran Galà del Calcio AIC

Ecco le parole in ESCLUSIVA di Demetrio Albertini, organizzatore del Gran Galà del Calcio: dalla rinascita del calcio italiano al Milan.

Nel corso dell’evento del Gran Galà del Calcio ha parlato ai microfoni di Calcio in Pillole Demetrio Albertini, organizzatore dell’evento. L’ex centrocampista ha parlato di svariati temi, dalle premiazioni per i migliori giocatori della passata stagione alla rinascita del calcio italiano, fino alla situazione del Milan. Ecco le sue parole in esclusiva.

Demetrio Albertini: “Italia qualificata con merito. Sui giovani…”

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Sulle emozioni del Gran Galà: “Non ci possono essere delle grandi soddisfazioni se non c’è un grande lavoro. Questo evento inizia 8/10 mesi fa. Questo è il risultato del lavoro di una squadra intera. Ora vedere queste cose realizzate dà grandi emozioni. Non eravamo in campo, ma queste emozioni serpeggiavano tra i tavoli”.

Sulla rinascita della Nazionale: “Prima di tutto partiamo da questa qualificazione che era importante. Adesso ci sarà più di un mese per poter lavorare per poter preparare questo grande evento. Ci siamo qualificati con grande fatica ma con grande merito. Ora si potrà lavorare nel miglior modo possibile”.

Sui giovani in Italia: “Credo che ci sia poco coraggio di poter aspettare qualche giovane talento. Non tanto di lanciarlo…ma di aspettarlo. Serve pazienza. Senza questa volontà diventa difficile qualsiasi tipo di lavoro. Su che giovani punterei? Ce ne sono diversi…senza fare nomi e dare aspettative grandi. Il nostro panorama calcistico giovanile sia in crescita da diversi anni. Manca il poter valorizzare l’ultimo salto, e tante volte non ci riusciamo. Dobbiamo trovare le modalità per far fare il salto di qualità a questi ragazzi”.

Sul Milan: “Se senza coppe europee può tornare in corsa per lo Scudetto? Spero che il Milan rimanga dentro la Champions League e che faccia una bellissima partita contro il Newcastle per avere ancora più consapevolezza dei propri mezzi. Poi dopo quello che succederà dall’altra parte lo vedremo e tireremo le somme. Per il Milan il primo augurio non è quello di uscire dalle coppe per poter dedicarsi al campionato, ma è quello di stare dentro per potersi pensare ancora più forte di quello che è”.