Euro 2020, la ‘fase 2’ del calcio europeo verso la normalità

Euro 2020

(Photo: Kirtsy O Connor, via Imago Images)

Ancora 4 giorni. Dopodiché avrà finalmente inizio Euro 2020. Sarà un appuntamento speciale, non solo per lo sfarzo delle selezioni nazionali. Non solo perché sarà itinerante. Sarà soprattutto l’occasione per ammirare primi lampi di normalità, tra tifosi (in parte, ndr) allo stadio e un’economia circostante che può finalmente giovarne. Un’interessante analisi del giornalista Franco Vanni nella sezione Affari&Finanza de La Repubblica fa il punto sull’effetto rilancio dei prossimi Europei. Vengono riportare le parole di Dino Ruta, professore di Sport Management alla Sda Bocconi. “Avere i tifosi sugli spalti ha un valore molto superiore a quello dei biglietti venduti. Il pubblico fa vivere gli hotel, le compagnie aeree, i ristoranti. Le tv vendono meglio le partite”.

Non sarà sufficiente a coprire interamente le perdite del Circus europeo a causa del Covid. Ma, considerando i minori costi organizzativi, può essere un primo passo verso una ripresa economica rilevante. Viene evidenziato come l’Europeo di Francia 2016 portò all’Uefa un incasso complessivo di 1,9 miliardi di euro. Per l’edizione attuale si stima un introito di circa 1,3 miliardi di euro. 200 milioni di euro non saranno incassati per via del minor pubblico. I costi d’organizzazione passeranno dai 595 milioni per Francia 2016 ai circa 504 dell’Europeo attuale. Un altro dirigente Uefa lo ha definito “un mezzo miracolo”.

Euro 2020 nel 2021. Sì, viste le difficoltà a riorganizzare completamente il merchandising già prodotto, si è deciso di salvaguardare il brand rispondendo alle esigenze del mercato, nello specifico quello social e in generale della comunicazione. C’è voglia di ripartire e , soprattutto, di ridare sostenibilità ad un settore che ha pagato a caro prezzo il crollo dei ricavi. Un duro colpo alle casse del calcio europeo che ha amplificato distorsione economiche già preesistenti. Tra il 2019/21 la sola chiusura degli impianti sportivi è costata 3,6 miliardi di euro ai club. Nel complesso, la perdita aggregata è stata di 8,7 miliardi. Una voragine da cui – il calcio europeo – ora vuole riemergere. Euro 2020 sarà il primo trampolino.