Euro2020, Southgate:”Ora vorrei guidare la squadra in Qatar”

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L’Inghilterra ci ha creduto, ma alla fine ha fallito. Davanti ai quasi 60.000 di Wembley i giocatori, l’allenatore e tutto lo staff erano pronti a fare festa, ad alzare al cielo il primo Europeo della loro storia. Ma si sono imbattuti nel coraggio degli uomini di Mancini, che hanno vinto ai calci di rigore. Dopo una così bruciante sconfitta, la delusione è tanta anche per il tecnico Gareth Southgate che, però, non si arrende.

Non credo sia il momento giusto per pensare a un addio, dobbiamo qualificarci per Qatar 2022. Ho bisogno di tempo per riflettere su Euro 2020 e di riposo. Guidare il proprio paese in questo torneo ha il suo peso. Ma visto che sono qui oggi, ora vorrei guidare la squadra in Qatar. Abbiamo fatto passi in avanti in questi quattro anni: abbiamo ottenuto un quarto, un terzo e un secondo posto e questo è un buon dato da cui ripartire”.

Southgate vuole rimanere al timone della Nazionale inglese e così lo vuole anche la Federazione inglese: l’amministratore delegato della Football Association Mark Bullingham ha comunicato di voler prolungare il contratto del tecnico, firmato nel 2016, ma lui non pensa al lato economico.

Non voglio firmare un contratto più lungo, non è una questione economica. I Mondiali del 2018 in Russia hanno rappresentato l’inizio del nostro percorso. Quell’esperienza è stata fondamentale durante le grandi partite di questo torneo. Ora ho un gruppo con più maturità e conoscenza dei compagni. I risultati dei Mondiali 2018 e di questi Europei alimentano in noi la convinzione di poterci avvicinare al top del calcio mondiale. Ora sappiamo cosa ci serve per arrivare a vincere”.

L’allenatore inglese ha anche definito ‘imperdonabili’ i cori razzisti nei confronti dei tre calciatori inglesi che hanno fallito il tiro dal dischetto.

“Siamo stati un faro per capacità di riunire le persone attraverso la nazionale inglese. La nazionale è di tutti e rappresenta tutti. Abbiamo mostrato il potere che il nostro Paese ha quando si unisce e riesce a dare energia e positività. Spetta a me decidere chi calcia i rigori: non sono i giocatori a offrirsi come volontari e non sono stati i giocatori più esperti a tirarsi indietro“.

Poi un messaggio di incoraggiamento: Ora ripartiamo insieme come una squadra, siamo lì per la gente: so che anche almeno il 99% del pubblico sarà con noi”.