Allarme Lega e FIGC al Governo: “Vicini al collasso”

OneFootball - (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

La Lega Calcio e La FIGC, tramite i presidenti Gabriele Gravina e Paolo Dal Pino, nonché il Comitato 4.0, hanno recapitato una lettera al Governo presieduto da Giuseppe Conte, mettendo a conoscenza inoltre i ministri Spadafora, Gualtieri e Speranza, rispettivamente alla guida dello Sport, dell’Economia e della Sanità. Il contenuto della missiva risulta fortemente allarmante, così come i toni emergenziali assunti nella sua stesura. L’ispirazione è nata dalla recente delibera del nuovo DPCM, in cui si viene sancita la rimozione degli accessi ai mille spettatori, finora ammessi negli impianti sportivi.

Da tale spunto, i vertici del calcio italiano, hanno indicato all’esecutivo una fotografia drammatica, riguardante il movimento del pallone. Dalla lettera indirizzata al Governo, da parte di Lega e FIGC, si apprende: “Non possiamo esimerci dal rilevare che la nostra immediata adesione alle misure di prevenzione, contenimento e gestione dell’emergenza sta causando una crisi di sistema per le squadre di Serie A, impattate a livello economico e finanziario come mai prima. Il rischio di collasso del sistema è molto alto”. Senza giri di parole, il calcio informa i vertici politici di come si sia ad un passo dal crollo del sistema.

Tra le soluzioni dell’immediato futuro, i vertici calcistici indicano specificatamente il rinvio degli stipendi. “Rischiamo di non arrivare a Natale”, si apprende sulle pagine de Il Messaggero. Nei prossimi giorni il presidente federale Gravina, inevitabilmente, potrebbe vagliare una nuova normativa. In tale disegno, la FIGC inserirà strumenti di maggiore flessibilità, relativamente al pagamento dei salari da parte dei club ai tesserati. Una normativa necessaria, per alleggerire il carico che pesa sui bilanci delle società; nonché per evitare eventuali punti di penalizzazione in presenza di ritardi sui versamenti.

I numeri della crisi

Nella lettera, viene fatto un conto preciso delle perdite riportate finora, nonché dei soggetti interessati dal rischio di collasso: “La scorsa stagione si è chiusa con minori ricavi. Stimabili in oltre 200 milioni di euro, dei quali il 60% riconducibili alla mancata presenza del pubblico. Nella stagione in corso la stima dei minori ricavi è pari a circa 400 milioni di euro. (65% legata al pubblico e il restante 35% alle mancate sponsorizzazioni). La perdita complessiva è quindi pari a 600 milioni di euro; ai quali va ad aggiungersi un danno patrimoniale derivante dal deprezzamento del principale asset delle squadre di Serie A: ossia il parco giocatori, di circa 1.5 miliardi di euro. Le perdite stanno affliggendo un settore che conta oltre 300mila addetti e più di 32 milioni di appassionati in Italia. L’industria del calcio sviluppa oltre 4.7 miliardi di euro all’anno, in termini di ricavi diretti (la Serie A ne produce il 65%). La Serie A produce contributi fiscali per oltre un miliardo di euro e rappresenta un volano di investimenti rilevanti”. 

Aiuti immediati

FIGC e Lega, dunque, chiedono immediato supporto al Governo nella lettera. Un supporto che, ovviamente, possa scongiurare il rischio di un default del sistema calcio. “Richiediamo urgenti misure di intervento, per compensare le perdite subite dalle squadre professionistiche di Serie A. Prevedendo che, nel provvedimento di legge urgente in via di predisposizione per il ristoro dei settori colpiti dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, vi siano adeguate forme di ristoro per le società di calcio professionistico”.