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Fiorentina-Inter in tv: dove vedere la finale di Coppa Italia

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Fiorentina-Inter in tv

Questa sera si assegnerà il terzo trofeo della stagione. Dopo la Supercoppa Italiana vinta dall’Inter nello scorso mese di gennaio, il campionato stravinto dal Napoli alcune settimane fa è adesso il turno della Coppa Italia. In un Olimpico tutto esaurito, Fiorentina-Inter si daranno battaglia per conquistare la coppa nazionale. I nerazzurri hanno già alzato al cielo di Roma il trofeo nella scorsa stagione mentre per i toscani il successo in Coppa Italia manca addirittura dalla stagione 2000-01 quando la squadra allora allenata da Roberto Mancini vinse nella doppia finale contro il Parma.

Il fischio d’inizio del match di questa sera è fissato alle 21:00. Ad arbitrare la partita sarà Irrati di Pistoia.

Fiorentina-Inter: dove vederla in tv

Il match tra Fiorentina-Inter sarà trasmesso in diretta ed in esclusiva in chiaro su Canale 5. La Finale di Coppa Italia sarà inoltre visibile anche in streaming. Sarà possibile seguire il match tramite l’app di Mediaset Infinity su dispositivi mobile come tablet e smartphone, oppure su pc e notebook collegandosi al sito della piattaforma. In alternativa, e sempre gratis, c’è il sito di Sportmediaset.

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Napoli-Sampdoria: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV

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Introduzione, probabili formazioni e come vedere in TV la sfida tra Napoli e Sampdoria, in programma oggi alle ore 18:30 allo Stadio Maradona. Tutto su Calcio in Pillole.

Napoli-Sampdoria: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV

Napoli Sampdoria formazioni

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Si chiude il sipario sulla stagione per Napoli e Sampdoria, a sentimenti che mai più opposti potrebbero essere. I blucerchiati cercheranno, per quanto possibile, di onorare l’ultima gara di un campionato maledetto. Non un’impresa semplice. La Samp non vince a Napoli dalla stagione 1997/1998. L’ultima sfida risale al successo partenopeo targato Osimhen ed Elmas della seconda di inizio anno, mentre l’ultimo incontro al Maradona, invece, aveva visto il Napoli prevalere per uno a zero. L’ultimo successo ligure è un tre a zero, quando gli uomini di Ancelotti si arresero al capolavoro, di tacco, di Quagliarella. Lo storico tra i due club, in A, consta di 111 precedenti: 45 vittorie azzurre, 30 doriane e 36 pareggi.

Il Napoli non ha ormai nulla più da dire a quella che, negli anni, verrà ricordata come la stagione del ritorno alla storia. Ci si congederà da quel Maradona che spesso è stato teatro di esibizioni al limite dell’imperfettibile. Novanta minuti che serviranno da contrappasso al ritorno della maglia azzurra sul gradino più alto del podio, ed alla conduzione della coppa al cielo.

Una passerella che potrebbe rivelarsi occasione, quantomeno, utile a rinfoltire i numeri già straordinari del proprio nove. Con la doppietta al Bologna Osimhen ha siglato il suo venticinquesimo gol in 31 partite di A. 30 reti in 37 partite. L’ennesimo bomber di razza pura sbarcato alle pendici del Vesuvio. Un xG di 0,91 per gara ed una media gol di 0,82. I numeri di un attaccante straordinario che, a giusta ragione, è stato eletto miglior striker del campionato.

Senza un lavoro encomiabile ed impeccabile di staff e, soprattutto, compagni è tuttavia difficile cimentarsi nell’accezione della perfezione. Il Napoli quest’anno è stato quanto di più simile ad una macchina perfetta. Un sistema di gioco straordinario che non ha mai rinnegato la propensione alla proposta, all’atletismo ed al dominio. Il primato assoluto per possesso medio aprla chiaro. Un 34’22” che stacca l’Inter seconda e ferma a 31’27”.

Un’espressione di gioco tornata nelle ultime giornate alla migliore rappresentazione di sé, al netto di comprensibili rilassamenti. La doppia realizzazione conferma la prolificità del sistema offensivo azzurro, con i 75 gol complessivi (2,03 a partita) in Serie A che valgono il primato italiano. 93 realizzazioni in stagione. I numeri della capolista, che oggi saluta il suo popolo prima dell’attesa premiazione. Un’attesa lunga trentatré anni, e che giunge a coronamento del merito.

Napoli-Sampdoria: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV

Napoli Sampdoria formazioni

(Photo by Simone Arveda/Getty Images)

A cosa servirebbe menzionare i numeri della Sampdoria? È l’emblema Rica constatazione di un disastro sportivo, e di un dramma passionale. Un campionato in cui si fa fatica a salvare qualcosa, ed in cui nulla ha funzionato come avrebbe dovuto. Nella reiterazione del regresso, però, un ruolo cruciale, siamo sicuri, è assunto dal disastro peggiore di tutti. Una società inesistente, persistente nel guidare la squadra verso il baratro profondo della retrocessione. Il rettangolo di gioco, è dunque chiaro, risente di un pesce che ‘puzza dalla testa’.

Su di esso la Samp ha raccolto la logica conseguenza di quanto detto. L’ultimo posto, con soli 19 punti ed una media di 0,51. Sei partite necessarie a raggiungere tre punti. Un distacco dalla neopromossa Cremonese di otto lunghezze. Mai una speranza. Ultima per gol realizzati, 24 (0,65 per match), e per tiri effettuati (372). Il dato sulle patate effettuate – poco incoraggiante – vede i liguri al secondo posto, con un totale di 139. I gol incassati sono 69, con una media di 1,86 per partita. La peggior difesa assieme con i grigiorossi.

I numeri di un tracollo (in)atteso. L’emblema più compiuto di una disagrazia che, per fortuna, domani finirà. Il rammarico di regalare l’ultima presenza a quel capitano che mai si è risparmiato proprio nella partita in cui un club glorioso si accomiata dalla massima serie. Un finale più amaro che aspro e che, soltanto in parte, gli spalti amici potranno alleviare.

Gli ex di Napoli-Sampdoria

Napoli Sampdoria formazioni

(Photo by Simone Arveda/Getty Images)

La sfida tra le formazioni di Napoli e Sampdoria sarà il match del doppio ex. Zanoli e Bereszynski hanno visto scambiarsi i ruoli nel mercato di gennaio. Il polacco, ex capitano (in seconda) dei liguri dall’alto delle 179 presenze in sei anni, era giunto in Campania portano il talento di casa Napoli al Marassi.

Inoltre, anche Manolo Gabbiadini ha vestito la maglia partenopea. Poche luci e tante ombre dal 2015 al 2017, con 16 reti in 56 presenze. Non ci si può, tuttavia, esimere dal menzionare quel che è oggi il capitano vero, indiscusso, dei doriani.

Fabio Quagliarella ha accompagnato la Sampdoria per sette anni, ma è soprattutto un napoletano di Castellammare ed ex azzurro. Nel 2009 arrivava a Napoli con l’ardore di infiammare il San Paolo. Undici reti in 34 presenze e l’amore del pubblico, poi l’impronosticabile e l’incomprensibile. La storia è nota ai più, e ci sarebbe poco da aggiungere sulle sventure che la vita privata può causare al professionismo. Dopo un solo anno, infatti, l’approdo alla Juventus.

Probabili formazioni

Elmas

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Napoli: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Bereszynski; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Elmas, Kvaratskhelia, Osimhen. Allenatore: Luciano Spalletti.

Sampdoria: Ravaglia; Amione, Gunter, Nuytinck; Djuricic, Augello, Rincon, Ilkhan, Zanoli; L’eros; De Luca. Allenatore: Dejan Stankovic.

Il match sarà visibile in streaming sulla piattaforma Dazn, con telecronaca di Pierluigi Pardo e Dario Marcolin. Sarà inoltre possibile assistere alla partita, in caso di abbonamento congiunto, sul canale 214 ‘Zona Dazn’ di Sky.

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Bologna-Napoli: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV

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Bologna Napoli formazioni

Introduzione, probabili formazioni e come vedere in TV la sfida tra Bologna e Napoli, in programma oggi alle ore 15:00 allo Stadio Dall’Ara. Tutto su Calcio in Pillole.

Bologna-Napoli: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV

Bologna Napoli formazioni

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Sfida del bel gioco al Dall’Ara. Bologna e Napoli si affronteranno per quella che sarà l’ultima apparizione dei rossoblù tra le mura amiche. Occasione utile per poter vendicare il tre a due in rimonta degli uomini di Spalletti all’andata. Fu proprio Osimhen a porre il sigillo definitivo, al rientro dal primo infortunio stagionale. È sempre a tinte azzurre anche l’ultimo incontro in terra emiliana. Un due a zero di primo inverno con Lozano mattatore d’eccezione. L’ultima vittoria bolognese, contro gli azzurri, è datata 25 maggio 2019. Proprio al Dall’Ara fu Santander, nel finale, a regalare ai suoi il meritato sorpasso. I precedenti tra le due squadre constano di 137 incontri in Serie A: 49 successi azzurri, 41 bolognesi e 37 pareggi.

Proprio al termine di un campionato che, ne siamo certi, rimarrà nel storia del club, il Napoli sembra aver ritrovato piacevole abitudine alle velleità di due mesi or sono. La gara con l’Inter, non soltanto per lo spessore dell’avversario, regala al Napoli compiaciute soddisfazioni. La squadra riabbraccia virtù atletiche e tecniche che hanno potuto essere fattore della cavalcata tricolore. Contro i nerazzurri il Napoli ha riproposto la dinamicità ed intensità a cui aveva abituato. Un’aggressività che può denotarsi non soltanto in fase di non possesso. Gli azzurri hanno manifestato, difatti, una decisa frequenza nella proposta offensiva.

Ne ha beneficiato lo spettacolo, ed anche il tabellino. Il Napoli torna a segnare più di un gol in una partita dopo ben otto incontri. Dalla sfida del 4 aprile in Salento, la squadra aveva raccolto solo cinque realizzazioni. Delle tre reti ai lombardi potrà beneficiare la classifica dei gol fatti, che vede il Napoli in testa a quota 73 (2,03 a partita). Anche l’xG torna a livelli consoni, con l’1,85 della sfida del Maradona.

Un test, contro il Bologna, non soltanto per appurare il rodaggio di ritrovati meccanismi offensivi. Un’opportunità per rodare anche le capacità del reparto arretrato contro i talenti felsinei. Il Bologna, infatti, fu l’unica squadra di Serie A a siglare più di una rete al Napoli (con l’Udinese), nel girone d’andata. D’altronde, la retroguardia partenopea è la meno battuta del campionato. I gol incassati sono, infatti, soltanto 26 (0,72 per gara).

Bologna-Napoli: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV

Bologna Napoli formazioni

(Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images)

Sognare è lecito, e la classifica lo consente. Il sogno europeo del Bologna esigerà i sei punti nelle prossime due gare, e l’ausilio delle contendenti (in campo e in tribunale). Con il successo di Fiorentina e Torino la classifica può indurre in errore. Il Bologna occupa infatti l’undicesima posizione, a quota 50 punti (1,39 a partita). Tuttavia, i giusti incastri, soprattutto le eventuali decisioni UEFA, potrebbero trasformare anche un ottavo posto in un potenziale settimo. Ottavo piazzamento che costerebbe soltanto tre punti.

Il recente ruolino di marcia lascia certamente ben presagire. I felsinei sono imbattuti da tre partite. Due pareggi ed una goleada contro la Cremonese. Non solo. Il Bologna assurge anche al vanto di ammazza-grandi del campionato. Nel girone di ritorno, sin qui, i rossoblù non hanno mai peros uno scontro contro una delle sette sorelle. Ad eccezione, dunque, del Napoli.

Il sistema di gioco che Motta ha introdotto in Emilia ha affascinato critica e tifosi. Soprattutto, hanno convinto i risultati. Una manovra che fa della velocità e della varietà di soluzioni in palleggio un concreto estetismo. Basti pensare al settimo posto dei rossoblù nella classifica relativa al possesso palla. Con una media di 29’45”, il Bologna si piazza sopra squadre come Milan e Atalanta.

Probabili formazioni

Raspadori

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Bologna: Skorupski; Posch, Bonifazi, Lucumi, Cambiaso; Schouten, Dominguez; Aebischer, Ferguson, Barrow; Arnautovic. Allenatore: Thiago Motta.

Napoli: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Raspadori, Kvaratskhelia, Osimhen. Allenatore: Luciano Spalletti.

Il match sarà visibile in streaming sulla piattaforma Dazn, con telecronaca di Dario Mastroianni e Stefan Schwoch.

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Napoli-Inter: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV

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Napoli Inter cormazioni

Introduzione, probabili formazioni e come vedere in TV la sfida tra Napoli e Inter, in programma oggi alle ore 18:00 allo Stadio Maradona. Tutto su Calcio in Pillole.

Napoli-Inter: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV

Napoli Inter formazioni

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Che sfida al Maradona! Nel pomeriggio il match da non perdere della 36a giornata. Sul prato di Fuorigrotta si scontreranno i campioni d’Italia contro i finalisti di Istanbul. Napoli contro Inter è partita che, anche quest’anno, si conferma di assoluto valore. L’ultimo precedente in terra campana ha, difatti, significato sfida Scudetto, con gli uomini di Inzaghi corsari nel raccogliere un prezioso pareggio in trasferta. Nel ultime tre sfide al Maradona sono terminate uno a uno. L’ultimo successo nerazzurro in quel di Fuorigrotta, invece, è il tre a uno di Contiana memoria. Un Napoli in piena crisi di risultati, e di gioco, crollava sotto i colpi della Lula, e del proprio portiere… L’ultima vittoria casalinga contro l’Inter è il 4-1 del maggio 2019. Lo storico tra i due club consta di 153 precedenti in A. 69 i successi interisti, 46 quelli partenopei e 38 i pareggi.

Negli ultimi dieci incontri contro l’Inter, tra campionato e Coppa, il Napoli è riuscito a strappare la vittoria soltanto in due occasioni. Non è la casualità che può spiegare un trend tanto evidente quanto infelice. È l’esemplificazione più diretta – ed emblematica – di una insofferenza tecnica e tattica. La progettualità del Napoli, negli anni, ha evidenziato la volontà di costruire una squadra che potesse esprimersi la meglio nel fraseggio e dominio del gioco. Da Benitez a Spalletti, passando per la ‘parentesi’ Sarri, gli azzurri si sono confermati squadra spiccatamente tecnica, e volta al dogma della ‘palla a terra’. Con Luciano considerevoli cambiamenti anche sul piano dell’intensità e fisicità, anche se le prerogative degli azzurri restano quelle citate.

Proprio a tal motivo, la tendenza al baricentro basso ed all’aggressione degli spazi dei meneghini, la compattezza della linea a cinque e, soprattutto, l’esuberanza fisica hanno dimostrato di poter costituire un fattore di primaria problematicità per i partenopei. In ognuno degli ultimi incontri il Napoli non è mai riuscito ad esprimere al meglio le proprie peculiarità di gioco, denotando difficoltà anche nell’imporre le proprie dinamiche di costruzione.

Anche l’ultima trasferta milanese ha potuto confermare le tendenze appena citate. L’occasione di sfidare i milanesi, questa volta con la consapevolezza del titolo di campioni, potrà guidare gli azzurri ad evoluzioni inattese. Non vanno esclusi, infatti, i freni che la cognizione del (in)successo può imporre. Un gap caratteriale che ha potuto fare la differenza, nelle ultime stagioni, negli incontri tra le due formazioni. Affrontare il match senza le velleità della contesa a tutti i costi potrà essere una spinta favorevole, dunque, a patto che i partenopei si dedichino al consueto agonismo che, nelle ultime uscite ‘celebrative’, non ha certo accompagnato gli uomini di Spalletti.

Tra esigenze di gestione e consapevolezza dell’imminenza, il Napoli primaverile non è riuscito nella continuità dello straordinario semestre antecedente. Nelle ultime otto partite le vittorie sono state soltanto due. I gol segnati cinque, di cui tre su azione (volendo considerare la realizzazione tricolore di Udine come sviluppo di gioco da corner). Una tendenza indolore per chi, in questa stagione, ha la certezza del tricolore sul petto. Il dolce prezzo da pagare – anche questo – del successo.

Napoli-Inter: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV

Napoli Inter formazioni

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Le incombenze di Coppa (europea ed italiana) dovranno attendere. L’Inter è chiamata al decisivo sprint finale per non mancare del traguardo fondamentale. La qualificazione alla prossima Champions è, ormai, a pochi passi. I nerazzurri occupano la terza posizione a quota 66 punti (1,89 per gara). Il distacco dalla seconda (Juventus) è di tre lunghezze. Uno il punto di vantaggio sulla Lazio, due sui cugini. Le lunghezze dall’Atalanta sono cinque. Sette sui giallorossi. Gli impegni di Roma e Lazio non saranno proibitivi. Il successo di bergamaschi e rossoneri, inoltre, impongono una risposta. Un successo in terra partenopea, per quanto difficile, potrebbe costituire un sigillo importante. Anche se, dopo il 22 maggio, il club meneghino potrebbe scoprire che per la prossima Coppa Campioni bastano soltanto due punti…

Ciò che è certo è il periodo di straordinaria forma degli uomini di Inzaghi. Sino ad aprile la parola incostanza regnava sovrana nella discontinuità imperante dei milanesi. Dal rocambolesco pareggio dell’Arechi, però, l’Inter ha saputo collezionare ben nove successi in undici gare. Soltanto una sconfitta ed un pareggio a negare il bottino pieno. La squadra ha ritrovato brillantezza nel momento più cruciale della stagione, ritrovando qualità e continuità che, nei mesi addietro, potevano scorgersi soltanto a tratti.

Un ultimo mese all’insegna del successo, dunque, ed anche della prolificità. Lautaro (a quota venti, di cui otto nelle ultime undici) ed un Lukaku (finalmente) ritrovato (sei realizzazioni dalla sfida dell’Arechi ed otto in totale) hanno trascinato l’Inter in un mese a dir poco produttivo. Nel periodo preso in esame, i nerazzurri hanno siglato la bellezza di 27 reti. Una media di 2,46 gol a partita negli ultimi undici incontri. Un dato straordinario che consente la squadra milanese di riuscire persino a scalzare un Napoli che sembrava irraggiungibile. La statistica dei gol realizzati vede i partenopei comandare con 70 reti, ma i nerazzurri sono immediatamente dietro con i ben 66 gol siglati sinora (1,89 a partita).

Evidenze di una squadra ritrovata, nei numeri e nel gioco. Un sistema tornato ad imporre ritmi e palleggio, con un dato sul possesso che vede i lombardi sorpassare i cugini brianzoli, e piazzarsi al secondo posto per possesso medio (31’44”). Una Inter tornata, pertanto, padrona e consapevole di sé. Ad maiora per Istanbul!

Gli ex di Napoli-Inter

Matteo Politano

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Politano e Juan Jesus gli ex della sfida tra le due formazioni. L’esterno ha vestito la maglia nerazzurra dal 2018 al 2020. Giunto a Milan proprio sotto la gestione Spalletti, e dopo il clamoroso stop della trattativa con i giallorossi, l’attaccante non è mai riuscito a convincere Conte, totalizzando soltanto cinque reti in 47 presenze nella sua avventura interista. Il difensore brasiliano, invece, è stato nerazzurro dal 2012 al 2016, collezionando una rete nelle ben 110 presenze.

Probabili formazioni

Correa Inter

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Napoli: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Elmas, Osimhen. Allenatore: Luciano Spalletti.

Inter: Onana; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Bellanova, Barella, Asllani, Gagliardini, Gosens; Correa, Lukaku. Allenatore: Simone Inzaghi.

Il match sarà visibile in streaming sulla piattaforma Dazn, con telecronaca di Pierluigi Pardo e Marco Parolo. Sarà inoltre possibile assistere alla partita, in caso di abbonamento congiunto, sul canale 214 ‘Zona Dazn’ di Sky.

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