Fiorentina, Italiano: “I ragazzi ci tenevano tanto. Vittoria che serviva”

Fiorentina Italiano

(Photo by Gabriele Maltinti, Onefootball.com)

L’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano è intervenuto ai microfoni di DAZN al termine del match vinto per 2-0 contro la Roma. Di seguito le dichiarazioni del tecnico dei Vila riportate da TMW.

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(Photo by Gabriele Maltinti, Onefootball.com)

Fiorentina, Italiano: “Vittoria è una liberazione. Vogliamo l’Europa”

Questi tre punti servivano. Ultimamente eravamo un po’ caduti, appannati e non eravamo noi stessi. Abbiamo giocato col Milan senza fare punti ma avevamo ritrovato continuità. Abbiamo fatto un grande campionato e non possiamo rovinarlo. I ragazzi stasera sono stati attenti e vogliosi. Ci tenevano molto“.

Questo è il primo anno ed è un progetto nuovo. Un pensiero nuovo e con tanti cambi. Un percorso che abbiamo iniziato da nove mesi, gli alti e bassi che abbiamo avuto sono stati normali. Ci vuole tempo e partite, ci vuole esperienza. Pensiamo all’Atalanta, ha fatto un percorso. Quest’anno abbiamo iniziato e abbiamo messo le basi, ora dobbiamo essere bravi a crescere e a migliorare“.

Amrabat è un ragazzo che quest’anno ha sofferto la competizione, ma si è fatto sempre trovare pronto. Ora sta trovando continuità, se prende ritmo e minuti diventa molto importante. Lui è uno che sa giocare, sono contento per lui perché non ha passato un bel momento. Era un po’ giù ma ora sta venendo fuori ed è bello per noi. Il suo valore lo sapevamo, bastava tirargli fuori quello che aveva dentro“.

Mancano due giornate, c’è stanchezza mentale e fisica. Sono mesi che andiamo molto forte, siamo lì punto a punto ed è tutta la stagione che ci siamo e vogliamo rimanerci. Chi farà più punti arriverà in Europa ed è quello che ci auguriamo. Firenze è una piazza importante, stasera ce ne erano 8000 all’Olimpico per noi“.

é normale ave esultato tanto alla fine. Abbiamo perso tante partite all’ultimo e non chiuso tanti match, avevo un po’ di timore. Dopo quattro sconfitte di fila questa vittoria è stata una liberazione“.