Fiorentina, Mandragora si presenta: “Il mister lavora con entusiasmo”

Mandragora

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Con la conferenza stampa di oggi, Rolando Mandragora può considerarsi a tutti gli effetti un nuovo giocatore della Fiorentina. Il centrocmpista italiano è statao presentato al pubblico oggi alle ore 12, nel Museo del Calcio di Coverciano.

Accanto a lui, il dg del club, Joe Barone. Il quale ha preso subito la parola.

Vorrei ringraziare il Presidente Federale Gravina, siamo in un posto importante del calcio italiano. Per noi la casa della nazionale è un orgoglio, il massimo per noi italiani all’estero. Il giocatore è stato voluto, cercato e preso da Italiano e da tutta la società. Ricordo la sconfitta per 4-0 a Torino e il gioco di Rolando, ma anche le parole di Pradé e Burdisso in quella riunione. Parole di leader, di attenzione, di lavoro, di dettaglio. Italiano e la Fiorentina hanno voluto Rolando Mandragora. Qui, nelle giovanili dell’Italia, ci ha passato una parte della vita. Questo è un luogo in cui tutti noi ci auguriamo che possa tornare. In carriera Mandragora ha giocato in ogni ruolo del centrocampo“.

Mandragora
(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Mandragora prende la parola: “Italiano decisivo nella mia scelta”.

La volontà di mister e società ha pesato molto, così come le ambizioni. Mi sono sentito voluto dal primo momento della trattativa e quando è arrivata la chiamata non ho avuto grossi dubbi. Nel 4-3-3 mi sento un play, ma la duttilità è una cosa sulla quale puntare.

Ero molto legato al Torino. Ci ho passato un anno e mezzo intenso e bello ma non ho esitato nel venire a Firenze. Mi hanno voluto e questo è importante, ho parlato con i direttori e mi hanno esposto il progetto. Non ci ho pensato due volte. Arrivo in una piazza storica, calorosa, in cui tutti vogliamo fare bene ed in un gruppo consolidato, che ha fatto una stagione strepitosa. So di arrivare in punta di piedi, sia dal lato calcistico che della mentalità. I ragazzi mi hanno accolto alla grande, qualcuno già lo conoscevo. Vengo per mettere a disposizione le mie doti, con umiltà.

Ho parlato molto con Juric, ma ho scelto il progetto Fiorentina per vari motivi. Non ho esitato nella scelta. Il mio percorso alla Juventus non è mai decollato, ma ora il mio unico pensiero è impormi qui a Firenze. Qui a Coverciano mi sento a casa ed è sempre un piacere e onore esserci. Per quanto riguarda il un presunto mancato salto di qualità, sicuramente qualcosa è mancato sotto l’aspetto caratteriale e tecnico. Ma anche degli infortuni. Spero la Fiorentina mi dia la maturità che desidero e di arrivare nei palcoscenici che merita.

Ho iniziato a guardare alla Fiorentina quando è arrivato mister Italiano, perché propone un calcio offensivo e di intensità che mi piace. Spero di restituire quanto ha fatto la società per me. Spero di conquistare la nazionale, tramite le prestazioni con la Fiorentina. Sarebbe bello e importante. Ieri ho conosciuto il mister e visto che lavora con molto entusiasmo, curando il dettaglio. Mi rivedo in certi concetti, c’è solo da lavorare e spingermi oltre nelle carenze.

Con Lucas Torreira ho un bellissimo rapporto. Abbiamo giocato assieme a Pescara. Abbiamo caratteristiche molto diverse, fisicamente e tecnicamente. Cercherò di farle mie e rendere nel modo migliore. Mi piace calciare da fuori ma non penso di essere l’unico a saperlo fare. Ho voglia di fare gol, tirando da fuori per regalare gioie ai tifosi e a me stesso.

Gli infortuni purtroppo fanno parte del gioco. In questo momento però sto bene e voglio continuità, dopo essere rimasto bloccato. Ho voglia di rivalsa, non mi piace essere etichettato come fragile. Qualche stop lungo mi ha un po’ bloccato la crescita. Con Saponara invece ho spesso giocato contro e ci siamo trovati sempre bene, mi ha accolto alla grande.

Tutti abbiamo pregi e difetti, ma io non amo parlare molto della mia persona. Lascio questo compito agli altri, a chi mi circonda e mi vuole bene”.

Ho scelto il numero 38. Ci sono legato, mi fu assegnato al Genoa da 17enne, ci ho esordito e ci sono molto legato“.