Fiorentina, Pradè: “Voglio più gol da Castrovilli: siamo tutti delusi”

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Ne ha per tutti il ds della Fiorentina, Daniele Pradè, che ai microfoni di RTV38 ha criticato duramente il percorso fin qui fatto dai viola.

I responsabili sono due: io e la squadra. La mia è quella di aver scelto i giocatori che sono qui: ho rifiutato offerte per Milenkovic, ho preteso che Pezzella e Dragowksi restassero, ho rivoluto fortemente Biraghi. La seconda responsabilità è la loro perchè sono loro a scendere in campo. Siamo tutti delusi, dal presidente ai tifosi che non meritano tutto questo. In squadra ci sono quattordici nazionali e non è possibile non vincere contro Sampdoria, Benevento o Spezia. Non ci sono giustificazioni“.

Una grande mancanza in questo avvio di stagione è rappresentata sicuramente dal reparto offensivo. “Abbiamo solo due gol dall’attacco, sono pochissimi. Certo mi sarebbe piaciuto avere gente come Dzeko, Milik, Lukaku o Belotti, ma con Iachini abbiamo preferito dare fiducia a dei giovani che lo scorso anno si sono fatti le ossa e che potrebbero esplodere da un momento all’altro. I numeri sono impietosi, ma dobbiamo avere il coraggio di proseguire sulle nostre idee“.

Per il ds però non è una mancanza di personalità. “Abbiamo giocatori come Pezzella, Ribery, Borja Valero che hanno fatto le guerre, che parlano e si prendono le responsabilità. Poi c’è Callejon che è un leader silenzioso. Anche in società: ho letto che servirebbe un direttore generale perchè mancano uomini di calcio. La realtà è che da Antognoni a quelli dello staff sono tutti uomini di calcio. La parte amministrativa, finanziaria e legale è rappresentata da professionisti top. Lo stesso Barone è un uomo di calcio perchè gestisce i New York Cosmos. Poi siamo una delle poche società ad aver pagato gli stipendi a tutti i tesserati“.

Poi Pradè si concentra sui singoli. “Da Castrovilli Bonaventura mi aspetto più gol: sono degli incursori e li abbiamo presi proprio per questo. Cutrone ha un riscatto a sedici milioni dopo ventisei partite, ma ciò non significa che non debba giocare per non essere riscattato. Kouamè lo abbiamo preso infortunato, poi ha recuperato e abbiamo visto in lui tante cose belle tanto da rifiutare un’offerta di un club inglese importante. Stessa cosa per Vlahovic, per cui si era mossa anche la Roma. Franck (Ribery, ndr) ha avuto problemi alla caviglia e non ha mai giocato al 100%. É un passionale ed per questo sente molto l’assenza dei tifosi, come tutti noi del resto. Amrabat non sa nulla di Firenze, ma è un giocatore forte: appena si ambienterà, crescerà ancora. Lirola era il più forte esterno del campionato, fu una richiesta di Montella“.

Dopo i giocatori è la volta degli allenatori, iniziando dall’esonerato Iachini. “Abbiamo scelto insieme la sua conferma perchè lo stimiamo e perchè lo meritava. Serviva una scossa, però, per smuovere l’ambiente, ecco perchè è stato esonerato“.

E la scelta è ricaduta su Prandelli, nonostante siano usciti anche altri nomi (Sarri e Spalletti su tutti). “Il mio lavoro è sondare tutte le situazioni possibili. Abbiamo scelto Prandelli perchè ci ha colpito la sua voglia di far bene e l’amore che prova per Firenze. Ora deve essere la nostra forza: conosce questa città meglio di chiunque altro. peccato che manchino i tifosi“.

Pradè, infine, svela anche qualche retroscena di mercato. “Che a me piaccia Torreira non è un mistero, l’ho portato io alla Samp. Solo che il giocatore in quel momento storico non era interessato alla Fiorentina. Callejon era bloccato da un pezzo e sarebbe arrivato anche se Chiesa non fosse andato via. Sottil a fine anno tornerà a Firenze e prolungherà il contratto per altri cinque anni. Ilicic prendeva insulti incredibili e chiese la cessione dopo soli quattro mesi“.