Fiorentina, uno stop che tarpa le ali alla Viola

(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Sulla carta la Fiorentina è sempre stata una squadra che poteva insidiare i posti in campionato per la qualificazione in Europa League. Gli investimenti negli scorsi anni hanno sempre portato giocatori interessanti, ma alla prova dei fatti, il campo, ha sempre portato ad altro. Lotte per la retrocessione fino all’ultima giornata oppure campionati scialbi, da metà classifica.

Quest’anno, con l’arrivo di Italiano, la musica sembra essere cambiata: con un Vlahovic in formissima già da gennaio, la Fiorentina ha trovato anche un sistema di gioco convincente che l’aveva portata a 12 punti in 7 gare e la possibilità di balzare tra il quarto ed il quinto posto in caso di vittoria contro il Venezia, nella partita poi giocata ieri sera. La squadra di Zanetti è invece riuscita a fare il colpaccio, balzando dalla penultima posizione ad un +2 dalla retrocessione. Un passo in avanti ottimo per i veneti, al contrario della Viola che invece è ancora una volta risucchiata a metà classifica.

Quello di questa stagione si sta dimostrando, almeno in questo inizio di Serie A, un campionato equilibrato. La Fiorentina deve però ritrovare la serenità che aveva nelle prime giornate: se da un lato c’è un bottino di quattro vittorie, dall’altro le sconfitte sono altrettante (arrivate però contro le ‘big’, ovvero Roma, Inter e Napoli. L’ultima con il Venezia) e vittorie contro formazioni di medio-basso livello, tranne il successo sull’Atalanta dell’11 settembre.

Una Fiorentina più solida, ma che non deve perdere la concentrazione proprio ora che sta andando bene, soprattutto contro squadre di livello minore rispetto al suo.