Foden, il futuro del calcio inglese. Il presente del Manchester City

Foden

(Photo by PETER POWELL/POOL/AFP via Getty Images)

Game, set and match. Deve essere quello che ha pensato Phil Foden, nel momento in cui depositava il quarto pallone del tardo pomeriggio, alle spalle di Alisson. 4-1 per il Manchester City e il classe 2000 di Stockport è ancora protagonista. Inutile parlare di nuova promessa. Il talento, del prodotto del vivaio citizen, è ormai sotto agli occhi di tutti. Quello che ora sta crescendo in modo inarrestabile, neanche a dirlo, sono i suoi numeri realizzativi. Foden rappresenta, senza dubbio, il futuro del calcio inglese ma, già attualmente, è uno dei gioielli del presente per Pep Guardiola che, verso di lui, ha assunto sia l’aspetto più paterno dell’allenatore, così come il Pigmalione, formandolo e smussando tutte le imperfezioni di un gioiello che sta facendo impazzire mezza Europa.

Contro i Reds di Jurgen Klopp, Foden ha segnato la quinta rete stagionale in Premier League, la decima complessiva con la maglia del Manchester City, in questa stagione 2020/21. Il giovane centrocampista britannico, ha già superato lo score della precedente stagione, quando si fermò a 8 reti totali. Dato il suo ruolo da playmaker, Foden non disegna assolutamente calarsi nella veste di assistman. Sono già 6 nel corso di questa stagione, furono ben 9 l’anno scorso, quando conquistò le luci delle ribalta europea.

Foden si accinge a salire definitivamente sul palcoscenico globale, ritagliandosi un ruolo d’assoluto protagonista. Ne ha fatta di strada, da quel 16 dicembre 2017, quando appena 17enne calcò per la prima volta i campi della Premier League. Nonostante l’età sia ancora giovane, il centrocampista di Guardiola, dà l’idea di avere già le spalle abbastanza larghe per consacrarsi definitivamente. Su di lui, già da tempo, si sono posati gli occhi del Real Madrid ma, inevitabilmente, ad Ashton New Road nessuno ha dubbi: Foden è il futuro del Manchester City. Così come il futuro della Nazionale inglese che, da tempo, attendeva un craque a centrocampo e, in pochi anni, se n’è trovati già due: Foden e quell’altro ragazzino terribile di Londra nato a Portsmouth: Mason Mount.