Giacomo Raspadori, un golden boy per gli azzurri

Giacomo Raspadori è un giocatore giovane, ma già determinante. Domani toccherà a lui contro il Belgio, per confermare quanto fatto finora.

Photo by Claudio Villa/Getty Images, via OneFootball

Che Giacomo Raspadori avesse il crisma del predestinato, non è un mistero. Campione d’Europa alla prima convocazione in un grande torneo e capitano del suo club a 21 anni, l’attaccante originario di Bentivoglio, nel bolognese, è domani candidato a una maglia da titolare contro il Belgio.

Dal 26 maggio 2019, giorno dell’esordio in massima serie, l’allora tecnico del Sassuolo Roberto De Zerbi ha iniziato a puntare sempre di più sul talento cresciuto nel vivaio emiliano. Prima tappa di un grande percorso, che segna un’improvvisa impennata l’11 luglio 2020, un anno esatto prima della notte azzurra di Wembley: sul campo dell’Olimpico, Raspadori esordisce dal primo minuto e con un gol contribuisce alla vittoria esterna del Sassuolo ai danni della Lazio.

Altro exploit il 21 Aprile 2021: la doppietta di Raspadori piega un Milan in piena corsa per la qualificazione Champions, consegnando ai suoi una vittoria fondamentale sotto il diluvio del Meazza. E infine Wembley, un Europeo conquistato e meritato.

Ora da Giacomo Raspadori ci si attende la stagione della definitiva consacrazione: in gol alla prima di campionato contro il Verona, a certificare la sua centralità nel nuovo progetto targato Dionisi, e in gol all’esordio dal 1′ in maglia azzurra, nel 5-0 di inizio settembre contro la Lituania. Per continuare a sognare un futuro che passa da domani, dalla partita con il Belgio.