Arbitri, Gravina: “Hanno il diritto di sbagliare, li tutelerò sempre”

A Coverciano è iniziato il secondo appuntamento dell’Assemblea Organizzativa e Tecnica dei Presidenti di Sezione. Dopo l’incontro della scorsa settimana, presso il Centro Tecnico Federale si sono infatti riuniti gli altri cento Presidenti italiani, i Delegati ed i Presidenti dei Comitati Regionali e Provinciali. “Due giorni in cui parleremo di tecnica e di aspetti associativi che sono alla base dell’AIA – ha detto il Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Alfredo Trentalange – Per questo appuntamento abbiamo voluto la presenza di giovani arbitri che sono stati protagonisti di deplorevoli episodi di violenza, da parte di calciatori o dirigenti di società, per sottolineare un problema contro il quale stiamo mettendo in atto diverse iniziative”.

All’evento è intervenuto anche il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina. “La Federazione sarà sempre dalla parte dell’arbitro, anche e soprattutto quando sbaglia, perché l’errore è fisiologico per l’arbitro, cosi come lo è per il calciatore e per l’allenatore – ha detto – Sbagliamo tutti nella vita. Fare l’arbitro è complicatissimo, per quanto mi riguarda siete dei Superman. Sentitevi forti e tutelati dalla Federazione e dalla mia persona.

Io giustificherò sempre il ruolo dell’arbitro, perché se sbaglia ritengo che abbia il diritto di sbagliare, quindi ha fatto comunque bene. Per questo mi dispiace che il ruolo dell’arbitro sembri essere diventato il parafulmine delle situazioni negative. Non è accettabile che chi è un protagonista del mondo del calcio si permetta di mettere in discussione la figura dell’arbitro non solo come professionista ma anche come dignità di un uomo che ogni settimana fa sacrifici per rendere possibile lo svolgimento delle partite.

Per ogni azione violenta attiveremo meccanismi affinché le persone colpevoli siano condannate con una sentenza non solo sportiva ma anche civile. Tutto quello che servirà, noi lo faremo – ha aggiunto Gravina – Comunicare significa condividere ed impegnarsi sullo stesso percorso con un progetto comune. Vi invito a continuare con la vostra compattezza e coerenza”.