Gravina: “Tifosi allo stadio? Aspetto il Governo”

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha rilasciato una lunga intervista a Il Messaggero. Tanti i temi toccati, dal ritorno dei tifosi allo stadio alla sentenza di Juventus-Napoli.

Sugli stadi aperti già a gennaio. “Questa è la nostra speranza. Al momento però non ho indicazioni da parte del Governo. Ogni decisione andrà condivisa e valutata in base al contenimento del virus“.

Sulla riforme da attuare, in caso di rielezione. “Metterò tutti intorno ad un tavolo per riprendere a discutere della riforma complessiva del sistema. Prima dello scoppio della pandemia avevamo iniziato un percorso per il rilancio definitivo del calcio italiano, che deve ridefinire un nuovo rapporto tra le Leghe. Solo dopo si potrà incidere sui format. Per rendere più snella e rappresentativa la Federcalcio che verrà, è mia intenzione convocare un’assemblea straordinaria per confrontarci“.

Sul format dei playoff. “Sono un grande sostenitore dei play off, ma non possiamo ridurre tutto solo a questo, le mie idee le proporrò nei tempi e con le modalità corrette. Quest’anno il campionato di Serie A è molto avvincente, eppure bisogna interrogarsi in continuazione su come renderlo sempre più incerto e affascinante“.

Sul rapporto con il ministro Spadafora. “Ho sempre avuto un rapporto di grande rispetto e collaborazione con il ministro, per questo ho segnalato con tempestività tutte le criticità dei decreti. Alcune di queste sono rimaste, ma ci sono comunque delle cose positive come l’apprendistato, una mia vecchia richiesta. Sono convinto che possa essere un istituto che consentirà, soprattutto in Serie C e in parte anche in B, di rivedere la programmazione, abbassare i costi e dare un futuro ai calciatori, formandoli per il mondo che li aspetta una volta chiuso con il calcio“.

Sulla Nazionale Italiana, che in molti danno favorita per la vittoria dell’Europeo. “Le prestazioni e i risultati degli ultimi mesi hanno consentito agli Azzurri di meritarsi sul campo questo appellativo, insieme ad altre Nazionali molto forti. Quello che più conta è essere riusciti a tornare in quel ristretto novero di grandi squadre. Sperare non costa nulla. Il lavoro di Roberto (Mancini, ndr) è straordinario e tutti i tifosi della Nazionale gliene sono grati, io per primo. Ma se gli Azzurri si esprimono al meglio è anche merito di chi non finisce sui giornali, di un Club Italia rinnovato e di uno staff federale che è al servizio del nuovo ‘Rinascimento Azzurro’ con grande professionalità e altrettanta disponibilità“.

Sulla decisione di giocare la gara tra Juventus e Napoli. “Il mio ruolo impone imparzialità e rispetto, non entro nel merito della singola decisione. Quello che posso dire è che la giustizia della Figc è amministrata da giuristi di grandissimo valore, che esercitano il loro compito scrupolosamente, con passione e dedizione, senza condizionamenti“.