Hamsik: “Nessuno gioca e vince come l’Italia”

Domani alle ore 18:00, la Slovacchia di Marek Hamsik affronterà la Spagna per l’ultima partita del Gruppo E, in un match importantissimo che può valere la qualificazione agli ottavi di finale.

Photo: Ludvig Thunman / BILDBYRAN

Domani alle ore 18:00, la Slovacchia di Marek Hamsik affronterà la Spagna per l’ultima partita del Gruppo E, in un match importantissimo che può valere la qualificazione agli ottavi di finale. Il capitano ex Napoli, ha parlato ai microfoni di AS dell’incontro con gli spagnoli: “Abbiamo due giorni per prepararci ad una partita che sarà molto dura: faranno molto possesso palla, per poi pressare in modo aggressivo quando non l’avranno. La Spagna ha l’obbligo di vincere (è terza nel girone, con soli due punti, ndr), quindi attaccheranno duramente.

Come possiamo colpirla? Non sarà facile (ride, ndr), ma la Svezia e la Polonia sono state capaci di resistere, quindi possiamo farlo anche noi. Dobbiamo togliergli gli spazi in modo che possano creare meno occasioni possibili. Sergio Ramos? Molto sorpreso di non vederlo all’Europeo. Un giocatore con la sua esperienza, con il record di presenze internazionali e con la sua personalità, non può mancare. Della Spagna mi è sempre piaciuto Thiago, poi ho avuto la possibilità di giocare con Fabian Ruiz ed è un grande talento, un calciatore enorme.

L’ITALIA E IL PASSAGGIO DEL TURNO

Nel 2010 e nel 2016 la Slovacchia è riuscita a qualificarsi in situazioni simili? Si dice che non ci sia due senza tre, ma nel calcio non si sa mai. Sono state partite difficili, contro Italia e Inghilterra, e speriamo che succeda la stessa cosa. Quale squadra ti ha impressionato a questo Europeo? L’Italia, senza dubbio. Nessuno gioca e vince come loro, rendono tutto molto facile. Ora hanno le partite più dure, ma spero che vadano lontano. Il mio amico Insigne ha avuto una stagione incredibile, è un talento naturale. Gli ho detto che, con lui, la 10 degli Azzurri è in buone mani.

HAMSIK ED IL NAPOLI

Se mi manca Napoli? Sanno che mi sento mezzo napoletano. È stata molto dura, la verità, perdere un idolo, un calciatore e un uomo come lui. Ha significato molto per noi. Non vado da tempo, voglio rivedere la città e i miei amici. Un ritorno al Napoli? Non credo ci fosse quell’opportunità. Non l’ho proposto e credo non ci fosse niente. Il Napoli guarda al futuro ed è proprio così. Ho scelto prima dell’Europeo di firmare con il Trabzonspor per concentrarmi completamente su questa competizione.

Napoli fuori dalla Champions League? Non me l’aspettavo affatto. Veniva da un finale di stagione spettacolare, hanno vinto tutte le partite tranne la più importante. Hanno perso la Champions League in un modo che ha fatto molti danni. Non so cosa sia successo, ma non hanno saputo giocare come nei giorni precedenti.