Hellas Verona, Barák si presenta

Antonín Barák è uno dei colpi di mercato del Verona in questa sessione di calciomercato. Il centrocampista ceco è arrivato dall’Udinese con la formula del prestito con obbligo di riscatto, fissato a 10 milioni.

Dopo l’esordio da titolare avvenuto domenica proprio contro la sua ex squadra, è arrivato il momento della presentazione, svoltasi in mattinata.

La prima domanda riguarda il trasferimento all’Hellas:
Sono contento di poter essere qui, perché alle prime voci sul Verona ero convinto che potessimo far bene. Sono contentissimo di poter cominciare un nuovo capitolo nella mia carriera. Speriamo di poter fare tutti bene. È stato un trasferimento difficile, l’Udinese chiedeva una certa cifra e si è dovuto trovare l’accordo”.

Sul ruolo affidatogli dal tecnico Ivan Jurić non ha invece voluto scoprire troppo le carte:
“Ho parlato subito col mister, mi ha spiegato le sue idee di gioco. La stella è sempre la squadra, non il giocatore. Io sono arrivato con l’attitudine di capire subito come giocare in questo ruolo. Poi il mister mi dà tanta libertà per giocare a centrocampo. Ora spetta solo a me imparare come adattarmi, lo stile del mister è leggermente diverso rispetto agli anni scorsi. Sono un ibrido tra mezzala e centrocampista in questa squadra. È una posizione che mi piace molto perché posso giocare molti palloni, e devo anche trovare il gol”.

Il 25enne ha riservato parole di stima per i compagni:
“Sono contento di come lavorano i giocatori in settimana, dimostra che possiamo essere una squadra forte. Poi voglio parlare dei giovani, che mi piacciono tanto: parlo di Salcedo e Colley. Auguro loro il meglio, e spero possano essere importanti per noi. Il mister vuole migliorare ogni calciatore, tutti devono lavorare al massimo. Se passeggi in allenamento qui non giochi. Gli allenamenti hanno grande intensità e qualità”.

Su una sua possibile chiamata in nazionale, la Repubblica Ceca: “La nazionale è sempre un obiettivo, giocare per la propria nazione è la cosa più bella. Io sto facendo il massimo per tornare lì: spero di tornarci presto. Mi impressionò la nazionale che disputò l’Europeo del 2004, speriamo che quel livello torni presto, perché sono convinto che la nostra nazionale possa fare le stesse cose”.

Barák spende parole d’amore anche per l’ex tecnico Fabio Liverani, ora al Parma, con cui si scontrerà domenica in Parma-Verona:
“Con Liverani avevo un ottimo rapporto, mi ha aiutato tantissimo. Anche lui faceva il centrocampista, e mi dava tanti consigli. È il miglior allenatore che ho avuto in Italia. Ha bisogno di giocatori per il suo gioco, quelli che ha ora non sono molto adatti. Manca ancora il trequartista. Ma noi dobbiamo stare attenti e prepararci al meglio, perché in una settimana può lavorare molto Liverani”.

Infine una domanda sulla situazione Covid e sulla possibilità di riavere parte della tifoseria allo stadio:
“Riavere qualche tifoso allo stadio può significare solo sorrisi e belle cose. Sono contento, spero che i tifosi possano tornare subito. So che ci sono delle difficoltà, ma spero che piano piano gli stadi riaprano. Anche con pochi tifosi allo stadio già si percepiva un calcio vero”.