“Ho preso la decisione: mi ritiro”: lascia il calcio e inizia il corso da allenatore | È finita dopo 200 partite in Serie A

Lucas Biglia Milan

Esultanza Milan ai tempi di Piatek - ansa - calcioinpillole

Una lunga e prestigiosa carriera può terminare. “È un ritiro forzato”. Ma non lascerà il calcio, vuole fare l’allenatore partendo da Coverciano.

Il Principito dice stop. A 38 anni, dopo una lunga e prestigiosa carriera, oltre 200 partite in Serie A nonostante l’interesse di almeno un paio di club, appende le fatidiche scarpette al chiodo per coronare il sogno di una vita, intraprendere la carriera di allenatore.

Luca Biglia cresce in Argentina, nell’Argentinos Juniors, esordio da brividi ma senza paura nella sfida salvezza (vinta) contro il Talleres Cordoba. L’anno successivo il suo primo gol da professionista e un’annata talmente importante che l’allora cittì dell’Argentina, Hugo Tocalli, lo convoca il Sudamericano Under 20 in Colombia, nel quale conquista la medaglia di bronzo.

L’Independiente è l’ultima squadra argentina per cui il Principito gioca: l’Europa chiama, l’Anderlecht lo prende per circa 3 milioni di euro. Sette anni fantastici a Bruxelles, 314 partite e una valanga di trofei, tutti da protagonista.

Quattro scudetti e altrettante Supercoppe nazionali, una Coppa del Belgio, una leadership in campo che si nota a prima vista. Anche la Lazio lo nota, lo prende nell’estate del 2005, blindandolo con un quinquennale.

L’esperienza in Italia

L’avventura nel Belpaese comincia con una delusione, la finale di Supercoppa persa contro la Juventus. Segna il primo gol in Serie A a dicembre ma si capisce subito che è un giocatore di un’altra pasta. L’anno seguente, complice la cessione di Stefano Mauri, Lucas Biglia diventa capitano della Lazio. Non vince trofei ma supera abbondantemente le 100 presenze.

Dopo il quadriennio nella Capitale, il centrocampista argentino passa al Milan: un’operazione da venti milioni di euro, di cui tre di bonus. Il più lo aveva dato alla Lazio, le tre stagioni in rossonero sono complessivamente deludenti. Chiude in Turchia: prima con il Fatih Karagumruk, qiuindi con l’Istanbul Basaksehir.

Lucas Biglia Lazio
Lucas Biglia capitano della Lazio – ansa – calcioinpillole

Il ritorno in Italia

Lucas Biglia spiega così il suo addio al calcio prima del tempo: “Ci sono state chiamate da Argentinos e Indipendente, lo apprezzo ma non rientrava nei piani familiari”. Nel suo futuro c’è di nuovo l’Italia. E il motivo è di facile comprendonio.

“Ho preso la decisione sul ritiro – spiega il vicecampione del mondo nel 2014 e vicecampione del Sudamerica nel 2015 e nel 2016 – sarà un ritiro forzato. Sono venuto in Italia per fare il corso da allenatore”. Si porterà con sé un signor bagaglio d’esperienza, ma anche una notevole tecnica (per un mediano), personalità e visione di gioco.