Iachini prima dell’Atalanta: “Ci servirà la partita perfetta”

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Alla vigilia della partita contro l’Atalanta di domani pomeriggio, il tecnico della Fiorentina Beppe Iachini è intervenuto in conferenza parlando di come si può battere la squadra di Gasperini e facendo un report sulle varie assenze e sui vari casi della viola.

«Domani dovremo fare la partita perfetto sotto tutti gli aspetti, nell’attenzione e nell’occupare gli spazi giusti – ha esordito Iachini – L’Atalanta ha il miglior attacco del campionato, lavora insieme da anni. Hanno qualità sia da chi parte che da chi entra. Hanno fatto 12 gol e 10 assist i giocatori subentrati e questo la dice lunga sulla loro forza. Per questo dovremo prestare ancora più attenzione, basta calare l’attenzione in un piccolo episodio che si rischia di prendere gol. Dobbiamo essere bravi sia in fase di non possesso che in possesso».

Capitolo squalificati e casi delicati

«Il rosso di Franck (Ribery, ndr) contro il Genoa è stato un infortunio di gioco: lui voleva solo proteggere la palla ma casualmente il suo piede è finito sulla gamba dell’avversario. Siamo dispiaciuti della sua assenza ma sono certo che tutti i ragazzi faranno una grande partita. In questo momento tutti i ragazzi mi stanno dando delle garanzie durante la settimana. Vedremo nelle prossime due sedute chi far giocare».

«Amrabat forse è arrivato a Firenze con troppe aspettative su di lui, ha temperamento e lotta ma è un giocatore che si porta dietro il fatto di essere stato pagato tanto. Lui non è il calciatore che fa vincere le partite. Sofyan (Ambrabat, ndr) non ha potuto fare la preparazione con noi e forse ha pagato questo, poi non so dire cosa sia successo. Da quando sono rientrato ho saputo che aveva avuto un problema ma ora è in condizione di giocare».

SULLA FASE DIFENSIVA – «Stiamo riprendendo in mano alcuni tipi di discorsi, a livello tattico e organizzativo. Dobbiamo ritrovare solidità e atteggiamento compatto. Le salvezze si costruiscono così, senza ovviamente tralasciare la fase offensiva».

Focolaio in Nazionale

«I calciatori sono stati tutti controllati prima di partire, per questo è stato strano. Questo virus è maledetto, noi abbiamo dovuto prestare tanta attenzione in particolare a Biraghi visto che non era mai risultato positivo a differenza di Castrovilli. Abbiamo fatto riunioni individuali con lui, cercando di tenerlo lontano dai compagni per evitare di rischiare. Adesso speriamo che possa tornare tutto più tranquillo, stasera finirà la bolla fortunatamente». E sul futuro: «Quando sono arrivato, ho detto che non conta Beppe, Tizio o Caio. Conta solo la Fiorentina adesso. Dobbiamo vincere più partite possibili, per fare la gioia del presidente e dei tifosi. Adesso serve fare i punti per portare la barca in porto. Non giochiamo mai per il pareggio e lo dimostrano le cinque vittorie esterne dello scorso anno, quello che succederà alla fine lo vedremo».