Il Benfica ha già fallito in Champions League

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In questa strana estate all’insegna del calcio giocato e di un mercato interlocutorio, tra le squadre che hanno più fatto parlare di sé, del tutto a sorpresa, c’è senza dubbio il Benfica. Per qualche settimana, le Aquile di Lisbona sono finite sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo per una delle prime telenovele di questa sessione di calciomercato: l’ingaggio dello svincolato Edinson Cavani. Alla fine non se n’è fatto nulla, ma la società non è stata con le mani in mano, anzi. Ma la frenetica attività e i tanti soldi spesi non hanno comunque impedito al Benfica di essere eliminato al penultimo turno preliminare di Champions League.

Procediamo con ordine. Partendo innanzitutto dalle entrate e dalle uscite, a cominciare dalla panchina. Via Bruno Lage, dentro Jorge Jesus, di ritorno dal Brasile, dove tanto bene ha fatto con il Flamengo. Poi il campo. In un momento in cui anche i top club sembrano annaspare, il club “Glorioso” ha speso oltre 80 milioni di euro, mettendo a segno colpi decisamente importanti. In difesa, per esempio, è arrivato Jan Vertonghen, liberatosi a zero dal Tottenham e forse alla sua ultima esperienza di alto livello in carriera.

Ma a subire una vera e propria rivoluzione è stato l’attacco, reparto che ora conta ben quattro volti nuovi: due esterni e due punte, tutti under-25. La punta di diamante del mercato delle Aquile è sicuramente l’ala sinistra Everton “Cebolinha” Soares, 24enne brasiliano di grande talento, strappato al Gremio per circa 30 milioni. Dall’altra parte è arrivato un altro brasiliano, Pedrinho, 22enne ex Corinthians pagato circa 20 milioni. Davanti, infine, i colpi si chiamano Luca Waldschmidt e Darwin Nuñez. Il primo, 24enne tedesco, è arrivato dal Friburgo per 15 milioni; il secondo, 21enne uruguaiano, dall’Almeria per quasi 25.

Insomma, il Benfica ha cercato di costruire una squadra, ma soprattutto un reparto offensivo, di tutto rispetto. Peccato, però, che tutto questo non sia bastato a superare i turni preliminari di Champions League. Fatale, alle Aquile, è risultato ieri sera il match contro il PAOK Salonicco. Allo stadio Toumba della città greca, le Aquile sono cadute per 2-1, trafitte prima da un’autorete di Vertonghen e poi dal gol del fresco ex Andrija Zivkovic, svincolatosi a fine agosto tramite rescissione consensuale. Inutile, a tempo scaduto, il gol della bandiera del subentrato Rafa Silva. Gioiscono dunque i greci, cui basterà battere il Krasnodar per accedere ai gironi del massimo torneo continentale. Si dispera, invece, un Benfica che ambiva sicuramente a ben altri traguardi in Champions League, ma che dovrà accontentarsi dei gironi di Europa League. Non certo la migliore delle partenze.