Il destino in una data, 11 luglio: campioni del mondo e d’Europa

Il presidente della Repubblica Sandro Pertini

Fino a ieri si associava l’11 luglio alla data del mitico del mondiale 1982 vinto dall’Italia di Enzo Bearzot. I tre goal alla Germania, il presidente della Repubblica Sandro Pertini che esulta al terzo goal dicendo: “non ci riprendono più”, Nando Martellini con il suo “Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo!” Dino Zoff che alza la coppa del mondo, la terza per gli azzurri, al cielo di Madrid. Senza dimenticare la corsa di Marco Tardelli dopo il 2-0. Tutto molto bello. Il destino ha messo nel destino dell’Italia, questa volta di Roberto Mancini, un’altra finale da disputare. l’11 luglio. Questa volta in palio non c’è un mondiale, ma un europeo che manca dal 1968. Anche in questo caso il fato sorride agli azzurri che sconfiggono l’Inghilterra nel suo tempio di Wembley ed alza al cielo la seconda coppa Europa; a testimonianza del fatto che questa data custodisce qualcosa di magico per i colori azzurri che si riscattano dopo l’assenza al mondiale 2018 in Russia.

Da i goal di Rossi, Tardelli e Altobelli, fino alla parata decisiva di Donnarumma sul rigore calciato da Saka, l’11 luglio ha un solo denominatore comune: la vittoria azzurra in un grande torneo internazionale.