Il Milan frena ma Ibra: “Non temiamo di sognare lo scudetto”

OneFootball - (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Domenica sera, il Milan ha perso due punti di vantaggio sulle inseguitrici, a causa del pareggio interno contro il Parma. Nell’ambiente rossonero, complici i recenti infortuni, qualcuno ha accusato il colpo psicologico del pareggio, raggiunto in extremis. Tra questi, però, non c’è Zlatan Ibrahimovic che, addirittura, non si nasconde nel puntare allo scudetto. Lo svedese, a margine della premiazione per i Gazzetta Sports Awards,dove ha ricevuto il Premio leggenda, è intervenuto a distanza. Il numero 11 rossonero ha riferito: “Mi spiace non poter essere presente lì fisicamente in studio, ma sono sempre qua”. Ibrahimovic ha poi aggiunto: “Per stare in forma mi alleno tanto, la mia filosofia è ‘quando lavori forte ti torna tutto indietro’. Dopo i 30 anni occorre fare ancora di più per stare bene. Tornare al Milan è stata una sfida, perché la squadra non era al top. E prima di me, molti altri calciatori che hanno giocato due volte nel Milan non erano riusciti a rendere allo stesso modo nella prima esperienza e nella seconda”.

Ibrahimovic crede nello scudetto

L’ex giocatore dei Los Angeles Galaxy, successivamente, si focalizza sugli obiettivi della squadra. Inevitabilmente, Ibrahimovic non teme di parlare di scudetto: “La squadra deve avere il coraggio di sognare di vincere lo scudetto, non bisogna avere paura. Penso di trasmettere il mio carisma ai compagni. Bisogna credere in se stessi, anche in età avanzata, e non mollare mai”.

Presente ma anche passato. Ibrahimovic non riesce a non menzionare, anche, i successi della sua carriera: “Ogni trofeo ha la sua storia, la sua emozione. Ognuno è bello, perché significa che hai fatto qualcosa di buono”. Non perde la sua grinta, il suo ardore di competizione e successi Zlatan Ibrahimovic. Il Milan, nonostante lo stop di domenica, è  in vetta alla classifica, come non accadeva da quasi un decennio. Domani sera, i rossoneri, affronteranno il Genoa per riprendere il ritmo da “capolista”. Probabilmente sarà ancora assente lo svedese, attualmente fermo dopo lo stop fisico contro il Napoli, non mancherà la sua determinazione, ormai ben affissa nella mentalità dei suoi compagni.