Il Torino di Nicola toglie i veli, 3-5-2 e intensità per risalire

Nicola, Torino

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Un déjà vu per Davide Nicola. 15 anni dopo la cavalcata trionfale per la Serie A, da difensore del Torino. Oggi, l’obiettivo non è salire ma risalire, mantenere la propria presenza nella massima serie, dopo un avvio disastroso. Stavolta, al tecnico Nicola, il compito di guidare la squadra e non solo la linea difensiva. Stasera c’è ‘l’esordio’, contro un Benevento ferito che, di scontri salvezza ne ha già persi due e pareggiato uno, vincendo ‘solo’ contro il Genoa. Un primo approccio non semplice, per il tecnico ex Genoa e Crotone che, alle 20:45, se la vedrà con la banda di Pippo Inzaghi, reduce dalle quattro sberle perse dal Crotone. Stasera nasce il Torino di Nicola.

L’allenatore, subentrato a Marco Giampaolo, ripartirà dalle sue certezze, dalla sua filosofia. Il 3-5-2. Obiettivo: intensità, ‘pressing totale’, ali offensive e coppia d’attacco con movimenti precisi ed una sinergia da consolidare. Al 3-5-2, ci si era affidato anche il tecnico esonerato Giampaolo ma, rispetto all’uscita contro lo Spezia, Nicola dovrebbe mostrare alcune novità. Lyanco riprende il suo posto nelle linea difensiva, rilevando Buongiorno. A centrocampo Nicola richiede più intensità, a discapito del fraseggio. In quest’ottica, ecco che si dovrebbero rivedere i muscoli di Rincón, invece che le geometrie di Karol Linetty. Il polacco se la gioca con il giovane Segre che, al momento, sembra in vantaggio per una maglia da titolare. Spinta sugli esterni, ma anche supporto alla linea difensiva. Confermata l’esplosività di Singo sulla destra, Rodriguez torna nella sua posizione da ala sinistra, con maggiore propensione all’impostazione e al contenimento, rispetto a Nicola Murru.

In avanti, la coppia sarà composta da Simone Zaza e dal capitano Andrea Belotti. Si riaccomoda in panchina, dunque, Simone Verdi. Si riparte da qui, con una nuova filosofia, cercando quasi di riprendere da dove ha lasciato Giampaolo, affinando la filosofia di gioco. Niente rombo di centrocampo, né linea difensiva a quattro, anche se, nel corso del match Nicola potrebbe sfoggiare della varianti tattiche. La prima, considerando il curriculum del tecnico, può essere il 3-4-2-1, rivedendo i movimenti del centrocampo e agevolando il gioco tra le linee. Ecco che, dunque, a partita in corsa, si potrebbero vedere gli ingressi di Lukic, Baselli e Ansaldi. Tutte supposizioni, perché Nicola non ha ancora plasmato il suo Torino, ma lo vuole fare in fretta. La classifica non aspetta i granata e l’obiettivo è uno soltanto: risalire.