Inghilterra, si torna allo stadio, ma a quali condizioni?

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(Photo by Neil Hall - Pool/Getty Images)

A partire da questa settimana, l’Inghilterra rivedrà i tifosi sugli spalti degli stadi di Premier League, EFL e non solo. Non tutti però. Nella tier 1, le aree geografiche che presentano meno casi positivi da Covid-19, gli impianti potranno ospitare al massimo 4000 spettatori. La tier 2, invece, vedrà consentito l’accesso fino a un tetto di 2000, mentre ai sostenitori residenti nella tier 3, la zona più rischiosa del paese, l’ingresso sarà negato. Un percorso graduale per un ritorno alla normalità, si spera al più presto, anche in tutto il resto del mondo.

Il tutto a una condizione: mentre guardano la partita, i tifosi non potranno bere alcolici, o almeno farlo ma da seduti. Sarà difficile accettarlo, in un paese nel quale la birra al pub prima della partita è un must. Non basta però, perché chi non vorrà rinunciare alle tradizioni, potrebbe non poter usufruire dei servizi igienici. Lo annuncia un codice di condotta inviato ai tifosi, secondo il Telegraph: “Alcuni servizi, anche come punti vendita di cibo o bevande, potrebbero non essere in funzione o potrebbero funzionare a capacità ridotta“. Si potrà consumare nelle aree dedicate, quelle di ristoro e di ospitalità. Così va anche a cadere la regola dell’alcool obbligatorio legato all’ordinazione del cibo, in vigore dal 1985. Molti stadi attiveranno anche l’ordinazione al tavolo. Facile a dirsi e farsi in Premier League, ma scendendo di categoria le cose potrebbero complicarsi. Ultimo possibile ordine alle ore 22, per chiudere alle 23, come nei classici pub.

Ovviamente, sarà obbligatorio anche l’uso della mascherina per tutta la durata dell’evento, con il rispetto della distanza interpersonale. Il governo inglese ha voluto ribadire più volte, nella guida aggiornata emessa dal Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport in connessione con l’Autorità, di limitare il più possibile canti, cori e urla dagli spalti. Come prevede il Covid Winter Plan approvato dal governo Johnson, “se si prevede che si canti, agli spettatori vanno ricordati i rischi. L’effetto cumulativo della trasmissione di aerosol significa che più persone sono coinvolte, maggiore è il rischio di trasmissione“.

Alcune società possono scegliere di essere più rigide con le restrizioni, per tornare ancora più forti in futuro. Un coraggioso Wycombe farà entrare solo 1000 paganti contro lo Stoke City stasera. La raccomandazione per il rapporto con i tifosi ospiti è stata del tutto inedita: “Non scambiare abbracci, cinque, con persone che non sono nella tua bolla sociale“. Quasi fa venire i brividi, per un contesto che di solito ha visto tutt’altro. E poi: “Fai attenzione quando festeggi“, anche se di festeggiare ci sarà ben poco, forse, data l’atmosfera che si respirerà.

Saranno quindi alcuni club di EFL, in particolare di Championship, a ritrovare per prima la propria gente che in questi mesi ha dovuto soffrire tra le quattro mura di casa. Non sarà come prima, ma è già qualcosa. La giornata di oggi ci potrebbe regalare immagini particolari, a tratti emozionanti. Tra le big di Premier, sarà l’Arsenal ad avere questo onore, contro l’Austria Vienna in Europa League, domani. Un piccolo assaggio l’ha ottenuto nel Community Shield d’inizio stagione, vinto ai rigori contro il Liverpool sotto l’arco di Wembley.

Bruciare le tappe: è questo ciò che ha fatto l’Inghilterra. Andare anche controcorrente, con la distribuzione del vaccino contro il virus già da questo periodo. Il leader inglese Boris Johnson ha comunque affermato di stringere i denti, almeno fino alla prossima primavera. È una grande conquista quella dell’apertura degli stadi, poiché la nazione si riprendendo dal lockdown. Negozi, bar, pub e locali chiusi fino a oggi, ma pronti a riprendersi quello che era stato lasciato in sospeso.