Serie A
Inter, Acerbi: “Mi trovo benissimo, voglio restare”

Francesco Acerbi, intervistato ai microfoni di Dazn, ha rilasciato diverse dichiarazioni sulla sua stagione in nerazzurro. Dall’attualità al suo recente passato, il difensore dell’Inter si è raccontato augurandosi di rimanere a Milano. Ci sono ancora diverse gare da disputare da qui a fine stagione, ma gli obiettivi sono ancora tanti.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Francesco Acerbi ha rilasciato una lunga intervista e ha parlato anche delle critiche ricevute
Il difensore dell’Inter ha raccontato molto del suo momento all’Inter, degli obiettivi, e del futuro. Ma in primis ha descritto l’importanza del fattore mentale, fondamentale dopo la malattia scoperta a 25 anni: “Se avessi una testa normale come quella di adesso avrei giocato già a 18 anni in Serie A in una grande squadra. Non lo dico per vantarmi. Se non avessi avuto la malattia, a 28anni giocavo con tutto il rispetto in Serie B e ora nemmeno più a calcio. Questo è garantito. Grazie a Dio questo mi ha dato la ripartenza e quindi posso solo dire grazie perché stavo andando in malora”.
Sul presente, il giocatore si è soffermato sulle critiche alla sua squadra: “Penso sia giusto dire le cose positive, come la Supercoppa o i quarti di finale di Champions raggiunti. Bisogna dare i meriti che si dimenticano sempre, bisogna però guardare anche l’altra parte. Abbiamo avuto troppi alti e bassi, potevamo avere 10/12 punti in più in classifica“.
Sul mese di aprile e sugli impegni di coppa: “Un mese che non vedi l’ora, anche se c’è un po’ paura che ti mette però adrenalina nello stesso tempo. Te la devi giocare. Sapendo che il Benfica è alla portata anche se fortissimo. Ce la possiamo giocare, è importante cercare di passare il turno“.
Infine, alla domanda sul suo futuro: “Mi trovo benissimo all’Inter, non dipende da me. Sicuramente non aspetterò fino ad agosto, se dipendesse da me rimarrei qui senza nessun problema.”
Serie A
Spezia-Verona, torna uno spareggio salvezza dopo 18 anni: i precedenti

Spezia e Verona si affronteranno domenica in uno spareggio salvezza, che determinerà, ovviamente, la squadra che resterà in Serie A anche nella prossima stagione. Un evento che mancava nella massima serie dall’ormai lontanissima stagione 2004/05, in cui Bologna e Parma si affrontarono per la permanenza in A in un appassioanto derby emiliano. Ecco quali sono stati gli altri precedenti dell’evento in questione.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Serie A, torna lo spareggio salvezza dopo 18 anni: i precedenti
Nel 2002/03 ebbe luogo uno spareggio tra Reggina e Atalanta, il cui esito sorrise al club calabrese. Due anni prima fu ancora la Reggina a salvarsi in uno spareggio contro il Verona, questa volta per merito dell’amato Ciccio Cozza. Negli anni 90 ci furono altri tre spareggi: Padova-Genoa, che vide i lombardi salvarsi, Piacenza-Cagliari, e Udinese-Brescia, con i friulani che riuscino a prevalere grazie ad una rete di Abel Balbo.
Calciomercato
Mercato Napoli, tanti movimenti in uscita ed in entrata: i nomi

In casa Napoli sono già iniziate le prime manovre di calciomercato in vista della prossima stagione, quella della conferma di quanto visto quest’anno. Sia in entrata che in uscita ci saranno grandi movimenti, sempre con l’obiettivo di migliorare la rosa e regalare al nuovo tecnico calciatori di prospettiva, ma già pronti.
Napoli, in due ai saluti. E piace Samardzic

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Secondo quanto riferisce l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, potrebbero lasciare il Napoli sia Piotr Zielinski che Hirving Lozano. Il primo ha un contratto in scadenza nel 2024, ed il club sta valutando se offrire o meno il rinnovo. Stesso discorso vale per il messicano, per il quale, se dovessero arrivare offerte, ci sarebbe l’addio. In entrata, il primo nome è quello di Lazar Samardzic, centrocampista classe 2002 per il quale l’Udinese chiede 15 milioni di euro.
Serie A
Roma, ecco cosa rischia Mourinho dopo gli insulti a Taylor

Non sarà leggera la penalità che la UEFA assegnerà a José Mourinho per gli insulti rivolti all’arbitro Taylor dopo la finale contro il Siviglia. Secondo quanto riportato dalla Rosea, il tecnico giallorosso riceverà come minimo 3 o 4 giornate di squalifica, che verranno ovviamente scontate nel corso della prossima competizione UEFA a cui la Roma parteciperà. Il massimo organo continentale ha inoltre deciso di non fermare l’arbitro Taylor, che invece è stato invitato da Ceferin ad assistere alla finale di Champions League con la famiglia.

(Photo by Clive Rose/Getty Images)
Roma, Mourinho rischia 3/4 giornata di squalifica
Nel frattempo a Nyon sono iniziate la indagini relative ai precedenti, e ciò che sta emergendo non piace per nulla agli organi UEFA. LA Roma infatti ha collezionato ben 15 espulsioni tra allenatore e giocatori nel corso della stagione, ma a parte tale dato non è piaciuto per nulla il comportamento avuto dallo Special One dopo la partita, oltre al tentativo di aggressione all’arbitro da parte dei tifosi giallorossi.
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