Serie A
La Serie A alla ripartenza: il mese del Napoli e la bagarre coppe

Dopo l’ultima pausa delle nazionali, finalmente, ritorna la Serie A con il Napoli pronto a celebrare un momento storico. Dietro, invece, la pressione si farà sempre più forte tra una qualificazione alle coppe da conquistare ed una salvezza da inseguire. Aprile vedrà tanti scontri al vertice, partite importanti ed impegni che si accavalleranno tra competizioni europee e Coppa Italia. Inter, Juventus e Fiorentina dovranno essere pronto per un vero e proprio tour de force. Nove partite e una stagione che per larga parte si deciderà nelle prossime settimane. Poi il Milan che dovrà invertire la tendenza, le romane all’inseguimento e l’Atalanta che osserva interessata. Il campionato è tornato ed è arrivato il momento di capire cosa ci aspetta.

(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)
La Serie A: dal Napoli alla salvezza è un aprile di fuoco
Lo Scudetto dopo tre decenni
Se un verdetto è ormai certo, quello è lo Scudetto che andrà nelle mani del Napoli. La squadra di Spalletti ha fatto il vuoto e riparte con 19 punti di vantaggio sulla Lazio. Sei partite sostanzialmente. Con questo ritmo i partenopei potrebbero festeggiare in casa con la Salernitana il 29 aprile. Se andasse meglio, addirittura a Torino con la Juventus una settimana prima. Il Napoli ripartirà contro i Campioni d’Italia del Milan, quasi un passaggio di consegne verso il trionfo.
La corsa Champions tra altalene e giustizia
La Lazio si ritrova seconda e con un solo impegno a settimana. Cinque lunghezze sulla Roma quinta e inseguita dalle milanesi. Un aprile che partirà con la trasferta di Monza e che vedrà due big match che potranno dire molto: Inter e Juventus. Proprio i nerazzurri dovranno trovare quella continuità che quest’anno è la pecca capitale del percorso. Un calendario fitto tra il Benfica in Champions, le semifinali di Coppa Italia con la Juventus, la Fiorentina sabato e il big match con la Lazio prima di un finale di campionato da cuori forti. Il Milan avrà la tripla sfida con il Napoli. Si parte domenica sera in campionato, poi la Champions. I rossoneri potrebbero sentire la pressione del rischio mancata qualificazione da campioni d’Italia, ma la squadra di Pioli ha spesso dimostrato di sapersi rialzare. Affronterà un altro scontro diretto, con la Roma a fine mese. La squadra di Mourinho arriva dalla sconfitta nel derby, ma vuole proseguire in Europa League e punta alla Champions. Riparte con la Sampdoria, ma le sfide con Torino e Atalanta prima del Milan diranno molto. La Dea si è rimessa in carreggiata e, libera come la Lazio, potrebbe dare fastidio. Parte a Cremona e ha match interessanti con Fiorentina, Torino e Roma.

(Photo by GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images)
Poi la squadra che è sempre sulla bocca di tutti: la Juventus. Aprile è il mese clou. Nove partite, lo Sporting in Europa League, l’Inter in Coppa Italia, Lazio e Napoli in campionato. Al centro, il 19, il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI che potrebbe stravolgere la classifica e riportare 15 punti. In tutto questo, però, incombe la manovra stipendi e per gli uomini di Allegri ci vorrà calma e carattere.
Il gruppo Conference con l’asterisco della Juventus
Le prime sette, chi più chi meno, in lotta per la Champions hanno il potenziale per fare un campionato a sè. La penalizzazione della Juventus, però, ha aperto scenari diversi nonostante il buon ritmo della squadra di Allegri. Udinese, Fiorentina, Bologna, Torino e Sassuolo stanno tra i 38 e i 36 punti con i bianconeri a 41. Il sogno per queste squadre è ancora acceso. I friulani hanno stupito ad inizio stagione, i Viola si stanno riprendendo con una serie incredibile di risultati positivi, la squadra di Thiago Motta ha una precisa identità, il Toro dimostra di potersela giocare, il Sassuolo contro le big soprattutto è una scheggia impazzita. Con la giustizia sportiva a farla da padrone, chi arriva ottavo potrebbe avere un posto al sole.

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
La lotta salvezza è una cosa a due
La vittoria della Sampdoria ha ridato entusiasmo ai blucerchiati. La Cremonese ha vinto con la Roma, ma non è bastato. Una ha 9 punti dal quartultimo posto, l’altra 11. Troppi per qualsiasi speranza. Spezia e Verona, invece, se la giocano. La vittoria dei liguri contro l’Inter ha sparigliato le carte ed ora sono 5 i punti di margine. I veneti hanno abbassato il rendimento, ma nel finale di stagione tutto può succedere. La prima occasione l’avrà lo Spezia in casa nel weekend contro la Salernitana, mentre l’Hellas va allo Stadium contro la Juventus. 8 punti diventerebbero un ostacolo duro da superare considerando che nelle successive partite il Verona affronterà il Sassuolo e la Lazio.
Serie A
Lazio, Tare torna sull’addio: “Sarri e mercato, vi dico tutto”

Igli Tare, intervistato da Il Messaggero, è tornato sull’addio alla Lazio, ufficializzato nella giornata di ieri. Le sue dichiarazioni.
Lazio, Tare torna sull’addio: le parole

(Photo by Marco Rosi – SS Lazio/Getty Images)
“Ho un legame enorme con questo club che ho dimostrato con i fatti, rifiutando negli anni Milan, Napoli ed Eintracht. Avrei guadagnato dieci volte di più, ma sono sempre rimasto per la grande riconoscenza che avevo per un presidente che mi ha dato fiducia in un certo momento. Gli sono sempre rimasto fedele, ma ora devo fare il professionista, non ho intenzione di sbattere la testa contro un muro. Io l’ho portato alla Lazio e l’ho supportato per il rinnovo sino al 2025. Mi aveva chiesto aiuto per fare un progetto, poi non so cosa sia successo. Noi non abbiamo mai litigato. Quando Sarri è arrivato ha fatto alla squadra il discorso migliore che avessi mai sentito nella mia carriera alla Lazio. Glli ho stretto la mano e gli ho detto finalmente abbiamo un tecnico che dice le cose in questo modo. Ogni acquisto fatto quest’anno era stato concordato prima con il mister. Cancellieri era convinto sarebbe diventato un top, ma non l’ha mai fatto giocare. Ilic sarebbe arrivato solo in caso di cessione di Luis Alberto, per il quale il Siviglia si è tirato fuori all’ultimo. Per Maximiano è arrivato l’ok di Grigioni. Io invece stavo trattando Vicario. Sarri era soddisfatto di Romagnoli e Gila, poi il presidente ha preso anche Casale per farlo contento. Il primo anno dovevano arrivare 6 giocatori e ne sono arrivati 7-8, il secondo 5 e ne sono arrivati di più, in totale 16 in un biennio. Dovevamo svecchiare la rosa, ottenere i risultati sportivi e io ho piazzato 14 giocatori in uscita a gennaio”.
Serie A
Spezia-Verona, torna uno spareggio salvezza dopo 18 anni: i precedenti

Spezia e Verona si affronteranno domenica in uno spareggio salvezza, che determinerà, ovviamente, la squadra che resterà in Serie A anche nella prossima stagione. Un evento che mancava nella massima serie dall’ormai lontanissima stagione 2004/05, in cui Bologna e Parma si affrontarono per la permanenza in A in un appassioanto derby emiliano. Ecco quali sono stati gli altri precedenti dell’evento in questione.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Serie A, torna lo spareggio salvezza dopo 18 anni: i precedenti
Nel 2002/03 ebbe luogo uno spareggio tra Reggina e Atalanta, il cui esito sorrise al club calabrese. Due anni prima fu ancora la Reggina a salvarsi in uno spareggio contro il Verona, questa volta per merito dell’amato Ciccio Cozza. Negli anni 90 ci furono altri tre spareggi: Padova-Genoa, che vide i lombardi salvarsi, Piacenza-Cagliari, e Udinese-Brescia, con i friulani che riuscino a prevalere grazie ad una rete di Abel Balbo.
Calciomercato
Mercato Napoli, tanti movimenti in uscita ed in entrata: i nomi

In casa Napoli sono già iniziate le prime manovre di calciomercato in vista della prossima stagione, quella della conferma di quanto visto quest’anno. Sia in entrata che in uscita ci saranno grandi movimenti, sempre con l’obiettivo di migliorare la rosa e regalare al nuovo tecnico calciatori di prospettiva, ma già pronti.
Napoli, in due ai saluti. E piace Samardzic

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Secondo quanto riferisce l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, potrebbero lasciare il Napoli sia Piotr Zielinski che Hirving Lozano. Il primo ha un contratto in scadenza nel 2024, ed il club sta valutando se offrire o meno il rinnovo. Stesso discorso vale per il messicano, per il quale, se dovessero arrivare offerte, ci sarebbe l’addio. In entrata, il primo nome è quello di Lazar Samardzic, centrocampista classe 2002 per il quale l’Udinese chiede 15 milioni di euro.
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