Inter, altro passo falso: e senza Lukaku si fa durissima anche per la Champions

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Sabato pomeriggio l’Inter orfana di Lukaku ha pareggiato per 2-2 contro il Parma, offrendo una brutta prestazione e riuscendo ad agguantare il pareggio solo all’ultimo secondo grazie ad una rete di Ivan Perisic. Nonostante il punto conquistato, diventato prezioso vista come si era messa la partita, non può che esserci tanto rammarico per quanto visto all’ombra di San Siro.

Inter, tanti dubbi per Conte

La prestazione dell’Inter contro il Parma ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi, al club e naturalmente anche ad Antonio Conte: una prestazione scialba e poco concreta, risultato di un caos tattico evidente tra le fila della compagine nerazzurra.

Insistere sul 3-4-1-2 è una scelta ben precisa del tecnico, ma farlo anche senza Lukaku e Sanchez è sembrato un azzardo quasi inspiegabile. Perisic ed Eriksen non hanno fatto la differenza e se non fosse stato per la rete, quasi fortunosa, del primo avrebbero lasciato entrambi San Siro con un vuoto di tristezza importante.

Come detto, nonostante il gol, la prestazione di entrambi è stata davvero pessima e ciò non può che far scattare un campanello d’allarme nella testa di Conte: mancano alternative concrete a Lukaku e Sanchez, senza dimenticare della metamorfosi che sta subendo Lautaro. Dalle prime giornate in cui sembrava Re Mida alle ultime uscite dove si è trasformato in un semplice suddito, solo al servizio della sua voglia astratta di incidere. L’argentino è l’emblema di un periodo negativo dell’Inter ma soprattutto di un’incongruenza tra l’allenatore e gli uomini in campo.

Sono tanti i punti interrogativi che stanno emergendo: le prestazioni non convincono e se non fosse per una voglia combattiva importante, per una condizione fisica ottimale e per Lukaku, la situazione sarebbe veramente pessima.

Perisic
(Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

Inter, l’assenza di Lukaku pesa troppo

E’ anche normale che l’assenza di Romelu Lukaku pesi: la Juventus senza Ronaldo, il Napoli senza Insigne e la Roma senza Dzeko sono la testimonianza di come l’assenza di un leader sia pesante in grandi squadre basate anche su individualità. Il Sassuolo, l’Atalanta e il Milan (nonostante ci sia Ibra) hanno dimostrato di poter contare sulla coralità e spesso e volentieri, nonostante le assenze, sono riuscite a portare a casa ciò che gli si chiedeva.

All’Inter è bastata una partita per capire come Lukaku sia imprescindibile, forse addirittura più della scorsa stagione. Il belga è il fulcro del gioco nerazzurro nonché il mattatore incontrastato della compagine di Antonio Conte. Leader tecnico e morale di una squadra allo sbando: il punto di riferimento delle idee di gioco degli interisti. Insomma, l’assenza di Lukaku è stata determinante con il Parma e probabilmente lo sarà anche con il Real Madrid, sperando che il belga possa tornare il prima possibile.

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