Inter, Ausilio: “Nessun acquisto a gennaio, siamo completi in ogni reparto”

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport 24: “Le partenze di questa estate sembravano una montagna enorme da scalare, qualcosa che sportivamente poteva ammazzare chiunque, ma non noi”.

Su Inzaghi: “È come un architetto di interni: ha lavorato su una struttura già esistente, dando bellezza e qualità. Il suo arrivo? È stato tutto molto veloce, non sapevamo di questo incontro, a noi era stato fatto sapere che non era nulla di definito e sulla base di questo e della scadenza al 30 giugno, abbiamo pensato di avere le nostre chance e di essere convincenti, siamo stati bravi a chiudere velocemente, l’abbiamo fatto al telefono e attraverso delle conference call, fisicamente ci siamo visti dopo per firmare. L’ho convinto con le idee, con il progetto.

Sul mercato di gennaio: “Io penso che la squadra così è forte, è competitiva, pensare qualche colpo in entrata deve essere visto come la volontà di qualcuno dei nostri che ci chiede di andar via per trovare più spazio per giocare. Ad oggi nessuno è venuto a chiederlo, adesso il numero della rosa è perfetto e siamo completi in ogni reparto”.

Inter in testa alla classifica, nonostante le cessioni in estate? Solo attraverso la perseveranza e il lavoro di tutte le persone che hanno creduto fin dall’inizio in questo progetto. Suning e quindi la gestione Zhang arrivano all’Inter nel luglio del 2016, da allora è stato un crescendo di scelte, di persone, di calciatori, di allenatori, di management. Tutto parte con allenatori come Pioli, come Spalletti che è stato il primo a ritornare in Champions League. Poi c’è stato il biennio di Conte, che ha conquistato lo scudetto dopo tantissimo tempo, con un grandissimo lavoro che è stato portato avanti da lui, dal suo staff e da tutti noi. Oggi abbiamo un bravo architetto di design”, dice Ausilio riferendosi a Simone Inzaghi.

Le cessioni dell’estate? È normale che ci sia stato un minimo di disorientamento nel momento in cui Lukaku ci è venuto a dire che voleva andare via, non era previsto. Sapevamo che avremmo dovuto fare un sacrificio sul mercato ed era stato organizzato e preparato quello di Hakimi, perché già da tempo si era parlato con il Psg di questa opportunità. Oggi aver sostituito Lukaku con Dzeko e Correa – a quelle condizioni – penso che sia un ottimo lavoro. I risultati lo stanno confermando.

Il rinnovo di Dimarco? Non è fatto, ma manca poco, perché la volontà da entrambe le parti è stata manifestata in modo chiaro, stiamo discutendo. Non so perché si parli del rinnovo di De Vrij che ha ancora un contratto di un anno e mezzo, lui come altri. Brozovic, Perisic, Handanovic e Vecino hanno scadenze diverse, ci sarà un po’ più di fretta e di attenzione per queste situazioni, perché vogliamo capire se ci sono le possibilità per chiudere”.