Inter-Bologna, Inzaghi: “La pressione ce l’ho da sempre, sul campionato…”

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(Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha analizzato la netta vittoria contro il Bologna nell’immediato post-partita. Di seguito le sue dichiarazioni a DAZN.

Inter-Bologna, le parole di Inzaghi nel post-partita

Inter Bologna Inzaghi
(Photo by CHRISTOF STACHE, Onefootball.com)

“La testa sappiamo l’importanza che ha. Abbiamo avuto un percorso a San Siro importante con prestazioni importanti. Affrontavamo una squadra in fiducia, abbiamo preso un gol con un infortunio ma la squadra è stata in partita. Ottime risposte. A parte il Napoli siamo lì, dobbiamo andare avanti partita per partita lasciando da parte la Champions”.

Aumentano o diminuiscono i rimpianti dopo Torino?
“E’ un campionato dove tutte si fermano, fanno notizie come quando si ferma l’Inter. Facciamo i complimenti a chi sta davanti, noi dobbiamo continuare a giocare riproponendo quello che facciamo in casa anche in trasferta”.

Cosa hai pensato dopo l’inizio del Bologna?
“Non ero felice subito ma in questi tre giorni ho visto lavorare i ragazzi consapevoli della sconfitta di Torino che ci ha fatto malissimo. Li ho visti molto concentrati, purtroppo abbiamo preso un gol fortuito ma avevo fiducia che l’avremmo sistemata già nel primo tempo”.

Asllani e Gagliardini?
“Non è mai semplice per noi allenatori. Siamo tutti i giorni a fare delle scelte. Ai due elencati ne mancano sette otto che mi mettono sempre in difficoltà. Abbiamo fatto 20 partite, 18 senza Lukaku e 14 senza Brozovic, per noi due pedine importantissime. Ci sono mancate ma grazie a tutti abbiamo fatto un percorso in champions strepitoso, in campionato abbiamo perso qualche punto che ci fa male ma ora dobbiamo trasferire sui campi esterni quanto facciamo a San Siro”.

Sentiva la pressione?
“Ero molto dispiaciuto per la sconfitta di domenica. La pressione ce l’ho sempre da quando giocavo, da dieci anni e più che alleno. Con la dirigenza c’è un ottimo rapporto, ci si parla sempre nelle vittorie e nelle sconfitte. Quello che mi fa piacere a me è che, nelle vittorie e nelle sconfitte, ho una dirigenza – e parlo di Marotta, Ausilio, Baccin, Zanetti e Ferri – molto trasparente. Mi piace di loro che sono diretti e se hanno bisogno di dirti qualcosa te lo dicono chiaramente. Ho un ottimo rapporto con loro”.