Inter, Dimarco: “Credo in questa squadra, non vedo l’ora di firmare”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Federico Dimarco, il terzino dell’Inter classe 1997, è stato intercettato dai taccuini di Tuttosport per una lunga intervista. Il difensore ha dato risposte che svelano qualcosa sul suo rinnovo, sulle gerarchie dei calci di punizione in squadra e sull’attuale Inter senza Lukaku. Ecco alcuni dettagli dell’intervista.

Il regalo di Natale che vorrebbe. “Primo gol a San Siro da giocatore dell’Inter o rinnovo di contratto? Onestamente, non voglio scegliere. Visto che è la letterina per Babbo Natale, spero che mi porti tutti e due i regali. Al rinnovo ci sta pensando il mio agente (Beppe Riso, ndr). Io preferisco rimanere concentrato sul campo e non distrarmi dalle cose che contano. Sono sincero: non vedo l’ora di firmare”.

Le punizioni e chi le calcia. “Nel calcio di oggi sono davvero importantissimi i calci da fermo, sia a favore che contro. Penso ai big match dove a volte basta un episodio, oppure contro le squadre che ci affrontano molto chiuse in difesa. Noi ci lavoriamo molto e si vedono i risultati. Calhanoglu è destro e io mancino, diciamo così… Comunque ci sono zone già designate, quindi nessuna discussione fra di noi. Per altro a me non piace litigare per una punizione, so quando tocca a me e va bene così”.

Sull’Inter e Lukaku. “Romelu ha fatto cose importantissime qui, però l’Inter non era solo Lukaku e lo sta dimostrando con giocatori nuovi come Dzeko e Correa che finora hanno fatto molto bene. Io ho sempre creduto in questa squadra, anche quando eravamo a meno sette da Milan e Napoli con la possibilità di andare ancora più lontano dalla vetta. Tutti ci dicevamo che l’Inter era finita, invece lavorando e ottenendo risultati importanti, siamo tornati su in cima”.

Su Conte. “Mi aveva colpito molto il modo di lavorare di Conte, il rapporto che creava fra lui e i giocatori. Quando lui è arrivato all’Inter, era la prima volta che tornavo pure io in prima squadra dopo alcuni anni in prestito e ho notato un cambiamento totale in tutto l’ambiente. L’Inter era diventata più squadra nel senso generale del termine, si capiva che sarebbero arrivati risultati come lo scudetto”.

Dimarco, come il resto della squadra, resta molto concentrato sul campionato e sull’ottavo di Champions contro il Liverpool. Sulla sfida di coppa afferma: “Affronteremo una delle tre squadre più forti d’Europa, sarà dura. Partiamo sfavoriti, ma siamo l’Inter e ci proveremo. Ma avremo il tempo per pensarci”.