Inter-Torino, Juric: “Inter squadra che gioca meglio. Mentalmente stiamo bene e vogliamo stupire”

Atalanta-Torino

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Domani alle 18.30 l’Inter di mister Inzaghi ospiterà il Torino di Juric per l’ultima giornata del girone d’andata di Serie A. Ecco le parole del tecnico granata, riportate da “TuttoMercatoWeb”.

“L’Inter è la squadra che gioca meglio, sfruttano bene il lavoro di Conte e Inzaghi ha dato imprevedibilità. Si sentono più liberi, hanno giocate meno codificate e si vede. Le ultime giornate mi hanno impressionato per come attaccano e come difendono, è una novità per il nostro calcio. Inzaghi è bravissimo è un top allenatore”.

Inizia così la conferenza del tecnico che ha poi parlato della mentalità di avere.

“Partite così ti possono dare tanto: è sbagliato andare là e pensare che quello che viene, viene. Fare risultato potrebbe darci uno slancio per il futuro. Oggi vedo se tutti hanno recuperato, mentalmente stiamo bene e vogliamo stupire provando a vincere”.

Sull’aprire il Filadelfia per avvicinare i tifosi.

“Non è mai stato un problema. Le vele servono per non far vedere agli allenatori ciò che proviamo, magari sui piazzati o sulle cose tattiche. Devi tenerti le cose per te. É dalla prima partita che sento sostegno allo stadio, ma purtroppo viene poca gente. Sento grande positività intorno alla squadra”.

Juric ha poi parlato in merito al cambiamento positivo dopo Cagliari.

“I ragazzi lavorano e si impegnano, hanno percepito che stanno meglio: giochiamo alla pari e a volte anche meglio delle big. Sono sfide in cui raramente abbiamo visto il Toro essere messo sotto. Ma ho anche percepito un senso di accontentarsi, non andava bene. Bisogna avere fame e sana rabbia di andare più avanti, cercando di fare cose stupende. Mi sembra che la mia squadra lo abbia fatto abbastanza, ora dobbiamo mantenere la voglia di fare sempre risultato e non accontentarsi della prestazione. Abbiamo fatto sei punti contro chi ci stava davanti, in questo ho visto un cambiamento. Serve lo stesso”.

In cosa ha cambiato il Torino e sul valore della sua squadra in classifica.

“Un po’ in tutto: nel modo di giocare, nell’alzare il baricentro, e anche mentalmente stiamo lavorando per cambiare le cose. I miglioramenti si vedono, spero di continuare così mantenendo le cose buone e crescendo sul resto. 

Ci sono ancora tante incognite, possiamo avere grossi problemi se perdiamo qualche giocatore e si è visto nelle partite in cui abbiamo avuto assenze. Siamo in una fase di costruzione, ma sono stracontento e siamo andati oltre in tante cose. Ora vediamo cosa farà la società e come andremo avanti: possiamo competere, ma non ho la sensazione di dire che siamo da parte sinistra. Non sono in grado di dirlo”.

E sull’essere leader.

“Ci sono tanti ragazzi interessanti, ce l’hanno dentro e ancora non lo esprimono completamente. Devono ancora liberarsi per trasmettere la mentalità che voglio io, non siamo ancora al livello di aver cambiato la mentalità del passato. Spero che succeda il prima possibile”.

Sul fatto che l’Inter abbia giocato venerdì, mentre loro domenica.

“Anche a noi è capitato di trovare avversari più stanchi di noi. Oggi faccio l’allenamento e valuto tutti: spero che i risultati positivi ti diano lo slancio per recuperare prima”.

Poi ha risposto a una domanda su come affrontare l’Inter.

“Il nostro atteggiamento non cambierà, sarà quello solito: andremo alti con tutte le conseguenze positive e negative”.

Sul mercato di gennaio.

“Le cose sono chiare su tutto, è normale che la società deciderà il segnale che vogliono dare”.

Sui volti del Torino per il lavoro di questi primi mesi.

“Sono in tanti. Da Vanja, a Bremer, a Djidji, a Buongiorno che ha fatto enormi passi in avanti. Vojvoda gioca con grande calma, Rodriguez ha recuperato, in tanti hanno fatto meglio di quanto si pensasse. Davanti, invece, abbiamo avuto problemi: Praet e Pjaca tanti problemi, Belotti non lo abbiamo mai avuto. Non abbiamo avuto una costante positiva, ma in tanti dei miei ragazzi hanno fatto passi molto importanti. Abbiamo lavorato sul campo e sulla testa, vanno di pari passo”.

Su Praet, Zaza e Baselli.

“Il belga non ci sarà, speriamo sia una cosa piccola. Per il resto, tutti sono convocabili e li valuto in base agli allenamenti”.

Poi ha parlato del rilancio del Toro da parte dei gregari.

“Ci sono momenti positivi, ma non abbiamo mai avuto Belotti che è importante per noi. Sicuramente gli attaccanti non hanno avuto la stessa continuità, ma a periodi ci hanno dato. Speriamo di migliorare quella fase”.

Sul girone d’andata e sul rispetto delle aspettative.

“Da dopo Udine, siamo andati alla grande. Sarebbe eccezionale fare risultato domani, ma abbiamo fatto grandi partite e con l’Empoli ci è girata male. Domani è una grande occasione, ma le cose sono andate bene”.

Juric conclude la conferenza parlando della crescita di Vojvoda.

“E’ un esempio positivo di questa squadra. Per me non ha mai visto il campo, non è facile ma si è sempre allenato al massimo e ora raccoglie i frutti. Sono molto contento di ciò che ci dà, è probabile che giocherà se non lo vedo particolarmente stanco”.