Inter, dopo la sosta la corsa scudetto riparte da Bologna

Conte Inter Lukaku

La squadra di Antonio Conte si prepara ad affrontate le ultime 11 partite prima della fine della stagione. L’Inter si accinge ad affrontare un vero e proprio tour de force (6 partite in 23 giorni) che dirà molto sulle possibilità dei nerazzurri di mettere nuovamente in bacheca un titolo che manca da 10 anni. 

Inter, si riparte dalle 8 vittorie consecutive

Dopo un lungo stop, forzato, a causa del focolaio scoppiato nello spogliatoio e del conseguente rinvio di Inter-Sassuolo, i nerazzurri si trovano ad affrontare il Bologna di Mihajlovic. L’Inter ricomincia dalle otto vittorie consecutive, dal colpo di testa di Lautaro al Torino che ha permesso di conquistare 3 punti. Il piano scudetto? Per Conte non esiste, l’obiettivo è accelerare subito per non avere problemi più avanti, ovvero quando ci saranno le trasferte di Napoli e Torino con la Juventus, oltre alla gara in casa con la Roma.

In primis, servirebbero 3 vittorie in 3 partite, contro Bologna, Sassuolo e Cagliari. Un’impresa difficile ma non impossibile per l’Inter di Conte. 9 punti in così poco tempo porrebbero fine, almeno in teoria, alle speranze delle avversarie per un’eventuale rimonta. Il 18 aprile ci sarà poi Napoli-Inter.

Uno dei punti principali per far leva sui ragazzi saranno le motivazioni. Dopo 2 anni di lavoro è giunto il momento di alzare un trofeo. Nonostante la rosa vanti ben pochi calciatori vincenti il traguardo non è poi così lontano e l’emozione di vincere qualcosa per la prima volta sarà determinante per i calciatori.

Con le difese spesso e volentieri si vincono gli scudetti ed infatti l’Inter vanta un reparto arretrato di tutto rispetto. Dopo un periodo di assestamento ad inizio campionato il trio Skriniar-De Vrij-Bastoni è diventato un muro. Anche l’attacco è straordinario, con l grande coppia Lautaro-Lukaku. Basti pensare che è la prima volta che l’Inter segna 65 gol in 27 partite di Serie A nell’era dei tre punti.

In gol non vanno solo gli attaccanti, ma anche altri giocatori come Hakimi, Skriniar e D’Ambrosio. La squadra di Conte ha raggiunta il pieno equilibrio e