Inter, il punto sul futuro societario da Bc Partners all’ipotesi Pif

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(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images )

I prossimi giorni potrebbero essere decisivi per definire, una volta per tutte, quelle che saranno le mosse della famiglia Zhang per il futuro societario dell’Inter.

Inter, il futuro è Bc Partners?

Il fondo inglese Bc Partners, rappresentato dal manager Nikos Stathopoulos è stato il primo ad interessarsi alla società nerazzurra. L’esclusiva con la prima offerta non superiore a 800 milioni di euro per il pacchetto di maggioranza è scaduta il 29 gennaio, ma i contatti proseguono, sempre considerando l’acquisto della maggioranza del club.

Intervistato da Bloomberg appena un paio di giorni fa, il manager di Bc Partners Nikos Stathopoulos ha risposto alla domanda sulla volontà di investire nell’Inter: “Ovviamente non posso commentare accordi che non sono avvenuti ma certamente stiamo valutando di investire nello sport, che sia una lega o la proprietà di un club. Ovviamente, se si parlasse di proprietà di un club dovrebbe essere un club con alte possibilità di competere ai massimi livelli nelle varie competizioni”.

“Stiamo approcciando il mondo dello sport da un punto di vista dei contenuti. Lo sport ha contenuti di grande valore: è in tempo reale, è unico e un contenuto del genere ha valore. Come musica e cinema, lo sport ha contenuti molto attraenti per il pubblico. Contenuti che possono essere monetizzati, che sia tramite una lega o un club. E’ meno importante che sia una lega o un club, dipende ovviamente da cosa è disponibile sul mercato. Lo sport è un’industria a cui stiamo guardando sempre di più. Ed è un’industria in crescita”.

Inter, ipotesi PIF per le quote di minoranza

Insomma, l’interesse di Bc Partners si è ormai palesato, ma altre al fondo inglese anche Public Investment Fund (Pif), una cordata proveniente dall’Arabia Saudita, che ha iniziato a trattare con Suning per quote del club nerazzurro. Il capo del fondo c’è Yassim Al Rumayyan. Il principe saudita aveva già provato ad inserirsi nel mondo del calcio con l’acquisto del Newcastle, ma l’affare non andò in porto a causa del veto posto della FA per i rapporti poco chiari del Principato con alcuni siti di pirateria.

C’è una differenza sostanziale tra gli intenti di Bc Partners e il fondo Pif. I sauditi sono infatti interessati, almeno per il momento, ad acquistare soltanto il 30% delle azioni in mano a Suning che, attualmente, è valutato su una cifra vicina ai 300 milioni.