Inter, Lukaku ormai è il passato: il futuro si chiama Edin Dzeko

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Lukaku chi? I tifosi interisti si sono quasi scordati del belga, tanto che anche i suoi murales sono stati completamenti cancellati dopo il suo addio. Nella mente dei nerazzurri la sua immagine sta pian piano sbiadendo e si sta facendo largo sempre con maggiore convinzione quella di Edin Dzeko. Il bosniaco si sta prendendo l’Inter, e l’ultima gara di Serie A lo ha dimostrato.

Dzeko è riuscito in sette giornate a prendere il posto di Romelu Lukaku, meritandolo. Anzi riuscendo anche a batterlo perchè ha fatto meglio del belga, si è adattato alla trasformazione della nuova squadra di Simone Inzaghi e si è anche sacrificato per i suoi compagni. Passaggi bellissimi, sponde di testa, assist e tanti gol, sei in sette gare, con una media di 1,04 a partita. In soli due mesi ha quasi raggiunto il numero di gol (7) che ha totalizzato nell’arco di un’intera stagione con la Roma.

Non si può dire certo che Edin è come Romelu. Il belga era possente, arrembante in area di rigore, il bosniaco pensa a fare il regista offensivo e gioca molto di sponda. Il numero di palloni toccati in questo scorcio di campionato è di 45 tocchi a partita (il belga si fermava a 39). A dirla tutta con Dzeko l’Inter ha perso un po’ quella verticalità che Lukaku, prima, riusciva ad offrirgli: il nuovo nove non attacca l’area, il vecchio nove la faceva sua. Una prova è proprio il numero di tocchi nell’area avversaria: il belga vince a mani basse. La forza di Dzeko è anche nei colpi di testa, come l’incornata vincente contro il Sassuolo. Rispetto al 2020-2021 sembra offrire maggiori occasioni da gol con assist di testa e gioco di sponda.