Inter, Marotta sul problema ingaggi: “Occorre ridurre i costi”

Marotta Inter

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha rilasciato di recente un’intervista all”Agenzia Italpress, in cui ha parlato del momento del calcio italiano da un punto di vista competitivo, ma anche finanziario. L’ex dirigente della Juventus ha voluto analizzare il problema derivato dagli eccessivi costi derivati dagli stipendi dei calciatori, lanciando un appello in ottica futura. Secondo l’ad nerazzurro infatti è necessario abbassare tali costi, per poter permettere alle società di avere maggior respiro dal punto di vista economico. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da CM.com e la Gazzetta dello Sport.

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Inter, le dichiarazioni di Marotta circa il problema legato ai costi degli ingaggi

Un’analisi generale
“Per il mondo del calcio il costo del lavoro supera nettamente il 65%, che in un’azienda di acque minerale, ad esempio, significherebbe andare incontro al default. Questa soluzione sarebbe uno strumento immediato per eliminare gran parte dei problemi del mondo del calcio”. Difficile affermare quale futuro possa avere una simile proposta, ma intanto l’a.d. nerazzurro ha alzato la mano esprimendo la propria opinione: “C’è da discutere sull’inquadramento dei calciatori. Sono dei lavoratori subordinati e questo significa andare incontro a dei costi incredibili, che bisogna ridurre”.

Sulla riduzione dei costi
“Bisogna ridurre i costi, ma c’è da discutere sull’inquadramento dei calciatori, che sono dei lavoratori subordinati e questo significa andare incontro a dei costi incredibili”.

Sui costi del lavoro
“Per il mondo del calcio il costo del lavoro supera nettamente il 65%, che in un’azienda di acque minerale, ad esempio, significherebbe andare incontro al default”.

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Calciatori come gli attori, ecco l’idea dell’ad nerazzurro

Giocatori alla stregua di star…
“Nel momento in cui, dal punto di vista legislativo, il calciatore non fosse più inquadrato come un lavoratore subordinato, ma alla stregua di una star o un attore, allora avremmo un ridimensionamento dei costi. Sarebbe uno strumento immediato per eliminare gran parte dei problemi del mondo del calcio”.