Inter, Suning pensa al prestito ponte con Goldman Sachs

Zhang Suning

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L’Inter è in una fase cruciale della stagione e ieri ha presentato il nuovo simbolo che ha come obiettivo quello di internazionalizzare il brand. Tuttavia, in casa nerazzurra continua a tenere banco la questione societaria e forse si è arrivati ad una svolta, almeno fino al termine della stagione. Suning, infatti, non ha intenzione di cedere l’intero pacchetto di maggioranza e avrebbe pensato ad un prestito ponte di Goldman Sachs per i 240 milioni necessari per le pendenze fino a fine stagione. Negli ultimi mesi si era parlato del fondo Fortress e del fondo saudita PIF, tuttavia, la soluzione più rapida potrebbe essere proprio questa. D’altra parte, Goldman Sachs è un partner strategico di Suning da anni. Attraverso la banca d’affari statunitensi l’Inter si è impegnata con due bond dal valore complessivo di 375 milioni. Inoltre, sempre Goldman Sachs ha il mandato per ricercare nuovi investitori.

Il prestito ponte, però, non risolverebbe i problemi. Le caratteristiche di questo strumento, infatti, richiedono una restituzione a breve termine. In alternativa, sarebbe necessario un finanziamento per coprirlo. In sostanza, ai debiti già accumulati se ne aggiungerebbero altri. Tuttavia, la linea di Suning era chiara da tempo: trovare liquidità fino al termine della stagione e poi analizzare le offerte arrivate. L’eventuale Scudetto, infatti, innalzerebbe il valore del club e le alte richieste fatte per il pacchetto di maggioranza diventerebbero più giustificate.

Sebbene la soluzione Suning-Goldman Sachs possa essere la più percorribile, ciò non esclude le altre presenti sul tavolo. Negli Stati Uniti alcuni fondi sembrano essere interessati alla quota di minoranza di LionRock Capital. In questo modo l’ingresso sarebbe graduale, forse anche attraverso un semplice finanziamento come per Fortress. L’alternativa è sempre PIF. Il fondo saudita sta studiando i conti nerazzurri ed è molto interessato. Anche qui si tratterebbe dell’acquisto di una quota di minoranza in un primo momento. Sullo sfondo resta sempre BC Partners. Il fondo britannico è l’unico che ha avanzato un’offerta per il pacchetto di maggioranza, ma la divergenza tra domanda e offerta ha rallentato la trattativa.

Suning prosegue con la sua linea e l’affermazione in cda di non voler fare mancare il supporto finanziario va proprio in questa direzione. Nel finale di stagione si determineranno le sorti dell’Inter, anche per la questione sponsor, e Suning vuole arrivarci in una posizione di forza.