Interprete espulso in MLS: l’ex Inter Almeyda in difficoltà

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Nel gioco del calcio il ruolo della comunicazione è fondamentale e in certi casi può salvare da certe situazioni. Sopratutto se si va in un paese del tutto nuovo e ci si deve ambientare con la lingua, importante per farsi capire dai propri giocatori o compagni di squadra. Agli inizi di una nuova avventura si può fare l’uso di un interprete, almeno per i primi tempi. Ma ciò non è successo con il noto Marcelo Bielsa, il quale ammette che il suo inglese non sarà mai abbastanza buono per spiegarsi al meglio. Ma anche con Matias Almeyda, ex Lazio, Parma e Inter, ora allenatore dei San Josè Earthquakes in MLS dal 2018. Anche per lui ci sono problemi con la lingua, infatti da allora si affida ad Agustin Zalazar, il quale ricopre il ruolo ufficiale di head of coaching communication.

L’episodio curioso si manifesta nel match della scorsa notte contro i Colorado Rapids. Al minuto 70, la panchina degli Earthquakes protesta contro il direttore di gara Mendoza per una decisione non condivisa. Colui che si è fatto sentire di più è stato proprio l’interprete Zalazar. Il problema? Riceve il cartellino rosso. Un grosso guaio per Almeyda, che per i restanti 20 minuti non può capirsi con i propri giocatori perché il proprio interprete è costretto a lasciare la panchina. Ma per fortuna loro, il match alla fine si è concluso in parità: 1-1. Che brivido, non di poco conto, sopratutto per Almeyda.