Thuram Jr: “Lukaku il mio idolo, da piccolo tifavo Milan”

OneFootball - (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Domani sera alle 21, l’Inter esordirà in Champions League contro il Borussia Monchengladbach. Uno step importante per i nerazzurri, chiamati a riscattare la prima sconfitta stagionale, propiziata dal Milan nel derby di sabato pomeriggio. Tra le fila degli avversari europei, spicca il nome di Marcus Thuram, intervistato da La Gazzetta dello Sport. L’esterno francese, figlio dell’ex centrale della Juventus, oltre a parlare delle qualità dei prossimi avversari, si è lasciato andare ad aneddoti d’infanzia e considerazioni personali sull’Inter e sulla sua carriera. Ecco le parole di Thuram Jr.

Nel settore giovanile giocavo ala, ma so giocare anche punta. Per me l’importante è giocare, ovviamente anche segnare. Non so come finirà a San Siro, non si fanno pronostici. Mio papà ha segnato una doppietta nella semifinale del Mondiale di Francia del 1998, chi l’avrebbe mai detto?”

In merito al ritorno in Italia, l’intervistato Thuram ha dichiarato: “Sì, è davvero emozionante tornare. Sono nato a Parma, mio padre è stato tanti anni da voi. Papà mi ha confidato che per lui è strano vedermi in campo a San Siro, dove ha giocato tante partite importanti. Non mi preoccupa però giocare in stadi di questa importanza, anzi mi godrò l’esperienza: ho sempre sognato di giocare a San Siro e al Bernabeu”.

Il figlio d’arte ha poi rivelato una curiosità, circa la squadra del suo cuore ai tempi in cui suo padre giocava nella Juventus: “Non so perché, quando papà giocava per la Juve, io tifavo per il Milan. Quando è passato al Barcellona io tifavo Real Madrid. Adoravo Sheva e Crespo, ma adesso sono solo tifoso del mio Borussia. Per me questo non sarà un derby. Lo sarebbe stato se avessi affrontato l’Inter di una volta, quando c’era il Milan di cui ero tifoso. Sarebbe stato un derby se avessi affrontato Adriano, Vieri e Martins. Voglio solo fare gol per il Borussia”.

Thuram Jr ha poi analizzato le qualità dei nerazzurri, soffermandosi sul bomber Lukaku e su un altro grande centravanti della Serie A: “L’Inter è fortissima: dal portiere fino all’attaccante è difficile dire chi sia il migliore. Posso dire di aver sempre avuto una grande ammirazione per Lukaku. Lo seguivo quando era giovanissimo, per me è stato una fonte di ispirazione. Spero di diventare più forte di lui, lavoro tutti i giorni per diventare uno dei migliori al mondo. Al Milan c’è Ibrahimovic: lui ti motiva a vincere, a fare il massimo per riuscirci; quando hai Zlatan in rosa è un vantaggio per tutti. Giocatori e club”