Inzaghi e la Juventus contro il più classico dei luoghi comuni: il modulo

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Alle 12.30 scenderanno in campo Lazio e Juventus per il lunch match di questa 7a giornata di Serie A: la compagine di Simone Inzaghi affronterà i bianconeri da nona classificata, a soli 2 punti però dalla squadra di Andrea Pirlo, attualmente al terzo posto.

Gli incroci di questo match sono infiniti, ma quello su cui vogliamo focalizzarci quest’oggi riguarda Simone Inzaghi, il tecnico dei biancocelesti.

Inzaghi contro la Juventus

Simone Inzaghi oggi si ritroverà contro la Juventus, quello che poteva essere il suo passato e che ancora potrebbe rappresentare il suo futuro.

Tra Allegri, Sarri e Pirlo c’è sempre stato il suo nome di mezzo, mai approfondito per diversi motivi ed uno di questi era costituito dall’utilizzo del suo modulo tipo: il 3-5-2. Il più classico dei cliché nel mondo del calcio: un allenatore che non viene scelto per l’assetto tattico che utilizza.

Inzaghi è un tecnico completo che in parte sposa il concetto che c’è alla base del pensiero Juventus: il suo è un calcio propositivo ma compatto, strutturato su una difesa a 3 ma non bloccato come si potrebbe pensare. Spesso, come detto, il suo nome è stato accostato alla panchina bianconera ma poi scartato per evitare di fare un passo indietro, per quanto concerne il modulo, e ritornare sulla strada che stava percorrendo Antonio Conte anni fa all’ombra dell’Allianz Stadium.

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il più classico dei cliché

Prima Allegri in parte e poi Sarri definitivamente hanno eliminato l’utilizzo della difesa a tre a Torino, prima dell’arrivo di Andrea Pirlo. Con l’ex leggenda del Milan approdata sulla panchina della Juventus, si pensava che si potesse continuare sulla falsa riga dell’assetto tattico proposto da Maurizio Sarri.

Pirlo si sta dimostrando camaleontico e a tratti forse addirittura caotico nel trovare la quadratura nel cerchio: fatto sta che in queste prime settimane il modulo maggiormente utilizzato è stato il 3-4-1-2, molto simile al 3-5-2 messo in campo da Inzaghi nella Lazio. Un controsenso stando a quanto vi abbiamo detto fino ad oggi: come accennato prima, ovviamente il modulo non è stato l’unico motivo per cui Inzaghi non è andato alla Juventus, bensì un punto di riflessione che ha portato poi ad altre scelte. Lotito in primis era pronto a fare la guerra alla Juventus pur di non lasciare andare il proprio tecnico e alla fine ci è riuscito: quest’oggi potrà dunque godersi il proprio allenatore affrontare la Vecchia Signora, provando a batterla come già accaduto diverse volte negli ultimi anni.

Inzaghi
(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)