Italia: la forza della panchina lunga per continuare a sperare

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Grazie ai cambi! L’Italia che stacca il pass per i quarti di finale ha trovato il bandolo della matassa dalla panchina. I cambi nel secondo tempo del ct Roberto Mancini hanno mutato l’inerzia della partita, che stava pericolosamente pendendo verso la controparte austriaca. Se la qualificazione è arrivata, il merito lo si deve principalmente a Federico Chiesa, Manuel Locatelli, Matteo Pessina e Andrea Belotti.

Lo juventino ha trovato il gol nei primi minuti del supplementare e l’atalantino ha completato l’opera con il secondo gol. I due centrocampisti, invece, hanno ridato animo ad una squadra troppo passiva e in grande difficoltà nella seconda frazione di gioco. Al minuto 67 la svolta è arrivata, con il ct azzurro che ha visto la squadra in grande affanno. La nazionale si era salvata pochi minuti prima grazie al Var, che aveva annullato il gol ad Arnautovic per fuorigioco. Ma gli azzurri non hanno reagito ed ecco che i cambi sono statii il salvavita. Con Verratti e Barella a corto di benzina e Jorginho in difficoltà ad innescare i suoi due compagni, gli innesti di Locatelli e Pessina hanno dato forze fresche alla nazionale, garantendo spinta e freschezza. Gli austriaci sono stati ricacciati nella loro metà campo e l’Italia ha acquistato fiducia.

Sistemata la mediana c’era da correggere anche l’attacco, troppo statico con il tridente lì davanti. Quindi fuori Insigne e Berardi e dentro Chiesa e Belotti. Lo juventino ha spaccato la partita in due con le sue accelerazioni. Quello di ieri sera è stato solo il suo secondo gol in nazionale, ma ha pesato tanto. Belotti, invece, ha dato una mano con il pressing e il recupero palla non lasciando spazio alla manovra austriaca.

Decisivi, dunque, i loro ingressi. L‘Italia continua a sognare e tutti sono protagonisti, nessuno escluso.