Italia, Mancini: “In tanti sono out. C’è necessità di trovare attaccanti bravi”

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(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

La prima conferenza del CT dell’Italia, Roberto Mancini, è andata di scena in quel di Coverciano pochi minuti fa. Il Commissario Tecnico ha chiarito sulle condizioni di tantissimi convocati, che però presumibilmente lasceranno il ritiro nelle prossime ore: primo fra tutti Marco Verratti. Un cenno importante anche sulle nostre prossime avversarie in Nations League.

Italia, le parole di Mancini in conferenza

Da dove si riparte? “Sarà importante il risultato, questo è un gruppo dove può ancora accadere di tutti. Dobbiamo provare a vincere entrambe le partite per provare ad arrivare prima. Poi, insieme ai giocatori più esperti, ci sono anche alcuni dei giovani chiamati a giugno“.

Sul proprio stato d’animo: “Fino a dicembre non sarà semplice. I giocatori hanno i club, ma per noi sarà molto difficile. Però, come ho detto prima, dobbiamo ritrovare entusiasmo e quella spinta deve darcela il fatto che abbiamo vinto il campionato d’Europa. Dobbiamo ripartire da questo. Da quando abbiamo iniziato 4 anni fa a oggi i giocatori italiani sono diminuiti, ma noi non possiamo fare nulla di più rispetto a ciò che sta facendo. Noi chiamiamo anche chi è in Serie B, un po’ di difficoltà le abbiamo ma dobbiamo andare avanti per la nostra strada“.

Sui convocati: “Spinazzola mi ha chiamato e mi ha detto che non si sente benissimo, ha bisogno di lavorare due settimane e l’ho lasciato a casa. Gli altri li ho lasciati a casa perché sono due partite, non volevo chiamarne tantissimi. Di bravi ne sono rimasti a casa diversi, ma ho pensato fosse giusto così visto che tante gare le stanno giocando“.

Sugli infortunati: “Verratti non ce la fa, ha preso un colpo. Tonali credo non sia un grande problema, Pellegrini lo valutiamo tra oggi e domani mentre Politano sta abbastanza bene. Chiameremo Frattesi”.

Sulla mancanza di attaccanti in Italia: “Sicuramente è anomalo, purtroppo le grandi squadre da un po’ di tempo hanno tanti attaccanti stranieri. L’unico che è lì da un po’ di tempo è Immobile: speriamo non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti che possano dare un futuro alla Nazionale. Non è un problema piccolissimo“.

Su Scamacca: “Giochiamo contro una squadra fisicamente abbastanza forte… Scamacca è andato in un campionato difficile e ci vorrà un po’ di tempo per capire il calcio inglese. Tre-4-5 mesi ci vorranno per capire e giocare in Premier League, il tempo è dalla sua parte e credo il campionato lo possa aiutare“.

Sulla Germania: “Non fa mai piacere perdere 5-2, ma anche in quella gara ci sono state cose buone. A volte servono anche partite così per vedere dove migliorare, eravamo alla quinta partita al termine di una stagione e abbiamo fatto un po’ di fatica, ma credo la partita ci sia servita, soprattutto ai più giovani che hanno fatto esperienza. Nelle prime partite della Nations League, vista la situazione e l’assenza dei ragazzi dell’Europeo, abbiamo fatto bene con cinque punti“.

Sulla rivelazione Udinese: “L’Udinese è una squadra con pochi italiani, ma che gioca bene, è fisica, ha giocatori di grande qualità ed è lì con merito in questo momento. Dobbiamo migliorare in tutti gli aspetti, dobbiamo avere più entusiasmo perché chiaramente non siamo in un momento felicissimo e tornare a divertirci un pochino”.

Sul Napoli: “E’ una squadra che ha qualche italiano in più degli altri, 3 sono qui da molto tempo ma anche Politano in fondo ha sempre fatto parte del progetto. Raspadori è un giocatore che può fare entrambi i ruoli, la mezzapunta e la punta, il fatto di giocare in Champions League credo gli faccia bene“.

Sul progetto Under 23: “Andare a giocare all’estero ti può aiutare, la speranza è che possano giocare anche tante partite. Miretti due anni fa era nell’Under 23, ora titolare nella Juventus. Certo, può aiutare“.

Porta chiusa agli “americani”? “No, nessuno è tagliato fuori. Insigne probabilmente sarebbe venuto, ma ha avuto un problema famigliare molto grave“.