Juve, Dybala: “La chiamata della Juve? Un’emozione grandissima”

(Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

A seguito di un’iniziativa rivolta ai tifosi più piccoli della Juventus, è stato intervistato l’attaccante, nonchè numero 10 dei bianconeri, Paulo Dybala, che ha risposto ad una serie di domande.

La chiamata della Juventus? È stata una delle emozioni più grandi della mia vita. Mi avevano chiamato in tanti perché stavo facendo bene al Palermo. Ma quando il mio agente mi ha detto della Juve, gli ho chiesto di non ascoltare nessun’altra offerta. È stata un’emozione grandissima”.

La pressione: “Quando arrivo allo Stadium o in altri campi cerco di rilassarmi, non è facile perché magari affronti rivali forti, ma è sempre un gioco. Quando parlo con i più giovani cerco sempre di spiegare che la cosa più bella è divertirsi in campo. È uno sport incredibile che porta tante emozioni”.

Come diventare un campione: “Io do sempre gli stessi consigli, ma ognuno poi crescere in modo diverso. Io sono nato in un piccolo paese fuori dalla città. Io e la mia famiglia abbiamo fatto tanti sacrifici per arrivare a giocare in Serie B argentina, in una squadra che è molto lontana dalla Juve. Neanche immaginavo di arrivare qui, per me era inimmaginabile arrivarci guardando da dove sono patito. La cosa importante è continuare a sognare e divertirsi dentro al campo”.

La prima volta con la maglia della Juventus: “Credo sia stato nella finale di Supercoppa a Shanghai. Ho capito subito cosa significa indossare questa maglia. Avevo dei compagni incredibili, dei professionisti con grande esperienza che mi hanno aiutato subito a integrarmi subito. Non è facile indossare questa maglia, per la storia del club e per i grandi campioni che ci hanno giocato. La pressione è alta e le emozioni che vivi qui sono uniche. Fortunatamente è arrivato un trofeo, non poteva cominciare meglio”.

Il peso della numero 10: “È un numero che pesa tanto, bisogna dare sempre di più. Sappiamo benissimo quanti fenomeni l’hanno avuta qui alla Juve, tanti giocatori che hanno vinto il Pallone d’Oro o comunque qualcosa di importante. Per me è un onore unico da quando la società mi ha chiesto di indossarlo, pur avendo già avuto il 21 che significa tanto qui alla Juve. Ho riflettuto tanto prima di accettare la 10 ma sono onorato, spero di dare indietro a tutti i tifosi qualcosa di spettacolare”.

Il gol più bello: “Io dico sempre che è il prossimo. Anche se non c’era il pubblico, quello che ho segnato allo Stadium contro l’Inter, quello del 2-0, sia per l’azione per per l’avversario è stato uno dei più belli che abbia fatto”.