Juventus-Maccabi Haifa e l’influenza della festa religiosa: di cosa si tratta

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(Photo by RONALDO SCHEMIDT / AFP) (Photo by RONALDO SCHEMIDT/AFP via Getty Images)

Juventus-Maccabi Haifa subirà l’influenza di una festa religiosa. Tra stasera e domani tutti i seguaci della religione ebraica celebreranno la ‘Giornata dell’Espiazione’, lo Yom Kippur. Durante questa celebrazione non sarà possibile ingerire alcun tipo di cibo o bevanda. Dunque, il tecnico degli israeliani Barak Bakhar dovrà tenere conto di ciò nelle scelte di formazione che andrà ad operare per il match contro i bianconeri. Anche se la trasferta a Torino, in un certo senso, aiuta il Maccabi.

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Juventus-Maccabi Haifa e la festa religiosa: cosa cambia

Dal crepuscolo del decimo giorno del mese ebraico di Tishri – cioè a cavallo fra settembre ed ottobre del calendario gregoriano – fino al tramonto del giorno successivo, tutti gli ebrei celebrano lo Yom Kippur. Questa festa, che si può tradurre come ‘Giorno dell’Espiazione’, rappresenta uno snodo fondamentale per tutti i seguaci della religione ebraica. Infatti, serve ad espiare ogni peccato con preghiere, meditazione ed un digiuno totale per 24-25 ore. Dunque, nessuna possibilità di ingerire cibo o bevande di alcun genere. Questo si riflette sugli impegni degli atleti, in particolare per i calciatori del Maccabi Haifa, che sfideranno la Juventus questa sera. L’allenatore degli israeliani Bakhar dovrà tenere conto di questo fattore, che coinvolgerà tutti i giocatori ebrei praticanti in rosa, i quali difficilmente potranno scendere in campo. Anche se il fattore logistico potrebbe aiutare il Maccabi.

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Giocare a Torino può aiutare

Il fattore logistico però può giocare a favore. Infatti, a Torino, il sole tramonterà prima rispetto a quanto avrebbe fatto a Parigi o a Lisbona. Il Maccabi ha chiesto specificatamente alla UEFA di inserire questa gara in calendario in questa data, in modo da sfruttare il fuso orario differente. Dunque, i calciatori potranno cibarsi prima dell’inizio del match e probabilmente molti degli ebrei praticanti in squadra saranno a disposizione del tecnico.