Juventus, Mckennie: “All’inizio mi dicevano, abbiamo perso come fai a scherzare?”

McKennie

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Weston McKennie, intervistato da Nbc Sports, ha parlato del suo arrivo alla Juventus e del difficile ambientamento: “A essere onesti, ho lottato un po’ cercando un equilibrio quando sono arrivato. Non dal punto di vista dell’umiltà, ma per il semplice fatto che il calcio italiano ha una cultura diversa e la Juventus non è come le altre squadre in cui ho giocato. Ha una reputazione diversa. Tutti si aspettano che vinca e se non ci riesci non lo si accetta. Io sono una persona che odia perdere, ma non riesco a pensare troppo al passato. Fa male la sera, forse un po’ il giorno dopo, ma dopo la vita e il calcio vanno avanti e bisogna concentrarsi sulla prossima sfida. Quando sono arrivato mi dicevano ‘Ehi, che stai facendo ragazzo? Ridi, scherzi e ascolti musica, ma ieri abbiamo perso’. Ho imparato a scegliere i momenti giusti in cui lasciar uscire la mia personalità e quando contenerla, ma rimanendo sempre me stesso”.

Sui compagni di squadra: “Giocare con campioni come Cristiano Ronaldo, Dybala, Szczesny, Chiellini e Bonucci? Se me l’avessi detto cinque o sei anni fa non ci avrei creduto: è da pazzi. A casa mi chiedono com’è lo spogliatoio, che tipo è Dybala. Non cambierebbe nulla se io non ci fossi, ma questi sono i miei compagni, questa è la mia squadra. Se ho bisogno di loro mi basta bussare alla porta della loro camera. Quando arrivi in squadre come questa non puoi comportarti da ‘tifoso’ o da ‘fan’ perché ora questo è il tuo nuovo livello: devi dimostrare di poterci stare”.