Juventus, Morata: “Dobbiamo arrivare in zona Champions e poi guardare avanti”

(Photo by Chris Ricco/Getty Images)

Le recenti vittorie ottenute dalla Juventus sembrano aver fatto tornare il sorriso alla ContinassaLa squadra di Max Allegri, sin da inizio stagione, alterna ottime prestazioni come quella espressa con lo Zenit a prestazioni di basso rendimento come quella di Verona. Anche la situazione infortuni finora non è di certo stata clemente con i bianconeri, infatti anche Alvaro Morata è stato fuori per un mese compromettendo ancora di più un reparto già in affanno. Proprio lo spangolo, che fin qui non ha di certo brillato come i tifosi si aspettavano (soltanto 2 reti in campionato), ha parlato a El Pais direttamente dal ritiro con la Nazionale spagnola.

L’attaccante ha parlato delle critiche dai tifosi, del suo possibile futuro e di come ogni giorno si stia mettendo sempre di più al servizio di Allegri e della squadra per cercare di raggiungere prima possibile la zona Champions.

Sulle critiche

Nessuno è perfetto, non siamo macchine, so cosa mi viene richiesto. Le critiche e i fischi non mi fanno arrabbiare, anche se mi dà fastidio. Ma l’odio no. Dentro il campo possono insultarmi o sputare, ma fuori quando vado a passeggio io, o mia moglie, con i miei figli, no, è diverso. Sono stato fuori quasi un mese e nella fretta di rientrare non stavo bene fisicamente. Ho dovuto lavorare molto per la squadra e non ero lucido per fare gol”. – continua – “Prima dell’infortunio stavo bene ed è stato difficile per me tornare. Le ultime partite le ho giocate a sinistra, quasi coprendo la fascia, ma l’importante è giocare e fare quello che chiede l’allenatore. Ovviamente mi piacerebbe giocare meglio e segnare più gol. Prima dell’infortunio stavo bene”.

Sul campionato e gli obiettivi

In campionato non stiamo vivendo un bel momento ma c’è un grande gruppo. È molto difficile risalire fino ai primi posti ma in passato ci siamo riusciti. Dobbiamo essere oggettivi, dimenticarci delle cose che non si possono fare e cercare innanzitutto di tornare in zona Champions, e da lì guardare avanti“.

Sul futuro

Siamo tutti sotto pressione, dato che sono in prestito, può darsi che le persone parlino e mi guardino di più, ma quando non sei il padrone del tuo destino, l’unica cosa che puoi fare è lavorare”.