Juventus: pareggio d’oro contro l’Atalanta, ma persiste il “mal di big”

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(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Dall’arrivo di Dusan Vlahovic, la Juventus si è trasformata, ed ha ritrovato le certezze in attacco che tanto gli mancavano. I bianconeri stanno trovando la miglior condizione, ed Allegri la quadra, confermando sempre di più il tridente formato da Vlahovic, Dybala e Morata. Contro l’Atalanta è arrivato un pareggio che è oro colato per i bianconeri, in un match cruciale, scontro diretto, che poteva voler dire sorpasso in classifica. Per come si era messa la gara, nonostante la Juventus meritasse di più, il punto conquistato grazie al gol di Danilo vale tanto per il prosieguo della stagione.

Juventus, abbiamo un problema

La stagione della Vecchia Signora si sta pian piano rialzando, sia a livello di risultati, ma anche di gioco. Resta però un problema che affligge la squadra di Massimiliano Allegri: gli scontri diretti. Infatti, i bianconeri in sette big match contro le “grandi” della Serie A, non è riuscita a conquistare ancora nessuna vittoria.

La magia di qualche anno fa, che vedeva la Juventus capace di “cadere sempre in piedi”, sembra essere svanita. Ora i bianconeri faticano, sembrano più umani ed i risultati in campo, spesso, restano in bilico, nonostante la squadra stia migliorando sempre di più a livello di prestazioni. Il bottino contro le squadre big di Serie A parla di soli 5 punti sui 21 disponibili, davvero pochi. Altri scontri diretti, come quello col Napoli e con il Milan, sono stati falliti dai bianconeri, che non hanno sfruttato il possibile match point per riaprire i discorsi relativi allo scudetto.

Con l’Atalanta pareggio caparbio, ed il gioco migliora sempre di più

Il rischio di perdere la partita c’era, così come quello di essere scavalcati in classifica dalla Dea, ma un gol al 92′ di Danilo ha chiuso la possibilità che potesse accadere. La differenza in campo si vede partita dopo partita, soprattutto grazie anche all’arrivo di un finalizzatore di ruolo come Vlahovic. Proprio quest’ultimo è la chiave che serviva alla Juventus per curare i problemi in attacco. Ovviamente non è solo merito del serbo, anzi, ma bisogna riconoscere anche che l’intero organico bianconero, assestato da Allegri, sia riuscito finalmente a trovare un’intesa concreta in campo. Basta guardare i dati del match contro l’Atalanta: quattordici tiri in porta di cui sei nello specchio, statistica che sta sempre più migliorando, partita dopo partita.

Dal punto di vista estetico il gioco della Juve è in crescita. L’innesto di un centrocampista di quantità e qualità come Zakaria in mezzo al campo ne è la conferma. Ma anche l’aver ritrovato Morata, reiventato come esterno nel tridente con Vlahovic e Dybala è stato fondamentale. La produzione di gioco e le azioni offensive migliorano sempre di più. A Bergamo dopo poco meno di venti minuti, la Juventus aveva già avuto almeno quattro palle gol. Il pareggio contro l’Atalanta, in fin dei conti, è da considerare come una sconfitta evitata. I bianconeri sono ancora quarti, la corsa Champions è vivissima, e chissà, magari anche qualcosa di più.