Juventus, Rabiot o de Ligt? La colpa sta nel calcio speculativo

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VILLARREAL, SPAIN - FEBRUARY 22: Giovani Lo Celso of Villarreal CF is challenged by Matthijs de Ligt of Juventus during the UEFA Champions League Round Of Sixteen Leg One match between Villarreal CF and Juventus at Estadio de la Ceramica on February 22, 2022 in Villarreal, Spain. (Photo by Aitor Alcalde/Getty Images)

De Ligt che, ai microfoni delle televisioni, si prende le colpe, per aver stretto troppo il campo e aver lasciato un buco nel mezzo. Rabiot, che dimentica l’uomo e gli lascia delle praterie dove poter inserirsi. Ma anche Locatelli che non pressa abbastanza e De Sciglio che rimane largo, senza stringere minimamente il campo. Tutto questo si riassume nella scena horror che ha porta al gol del pari del Villarreal, contro la Juventus, nel Quarto di finale di Champions League giocato ieri sera all’Estadio de la Ceramica. Un gol che impedisce ai bianconeri di tornare a Torino con una vittoria in tasca, e una relativa dose di tranquillità in più in vista del ritorno.

Juventus, contro il Villarreal ancora un passo indietro

De Ligt dimostra, per l’ennesima volta, grande carisma e leadership, nel fare da parafulmine e prendersi la responsabilità del gol di Parejo. Trovare il colpevole, però, è un esercizio che si addice a gruppi di amici seduti insieme al tavolo a giocare a Cluedo e sembra poco costruttivo, in questo caso. Puntare il dito contro il centrale olandese, o contro Rabiot, sposta l’attenzione, esattamente il vecchio discorso del saggio che indica la luna. In questo caso, come molte altre volte in stagione, la responsabilità sembra stare nell’atteggiamento complessivo della squadra che, dopo essere passata in vantaggio, non ha dato continuità alla manovra offensiva e, anzi, si è arroccata nella propria metà campo, provando a difendere il vantaggio. Non ci va l’Arte della Guerra di Sun Tzu, per comprendere che, con la BBC in campo, come nelle stagioni passate, si può difendere in area e alzare le mura del fortino, con una difesa improvvisata come quella di ieri, tutto diventa molto più difficile. Stranisce il fatto che sia stato lo stesso Allegri, nelle ultime uscite, a indicare l’abbassamento del baricentro come uno dei difetti della squadra. Difetto che si reitera nel corso della stagione. A questo punto della stagione, dopo quasi 8 mesi di lavoro, però, la soluzione sembra essere ancora lontana, e le partite a disposizione dei bianconeri, per raggiungere gli obiettivi, sono sempre meno.