Juventus, regna il caos nelle idee di Pirlo: i singoli non bastano

(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

La Juventus di Pirlo è uscita sconfitta anche ieri sera nella sfida contro il Barcellona di Leo Messi, valida per la 2a giornata di Champions League. Oltre al risultato c’è da menzionare una brutta prestazione da parte dei bianconeri: mai pericolosi e spesso caotici sia in attacco che in difesa. Un caos tattico che ha preso il sopravvento in entrambe le fasi e che consegna attualmente a Pirlo una squadra confusa ed in balia delle giocate dei singoli, che al momento non sembrano essere in grandissima forma.

La Juventus di Pirlo: regna il caos

Da un punto di vista tattico la situazione è abbastanza preoccupante. La Juventus ha cambiato già due sistemi di gioco dall’inizio della stagione (6 partite giocate escludendo la vittoria per 3-0 a tavolino con il Napoli). Nelle prime 4 la Vecchia Signora si è schierata con un 3-4-1-2, per poi cambiare nelle ultime uscite andandosi ad affidare ad un 4-4-2.

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Senza Cristiano Ronaldo

Con la difesa a 3 i bianconeri hanno mostrato una buona compattezza difensiva, ma il problema arrivava negli ultimi 30 metri: con Cristiano Ronaldo in campo ci si doveva aspettare sempre la giocata del portoghese, ma senza di lui la situazione è degenerata. Con l’assenza dell’ex Real Madrid la Juventus ha segnato 4 gol in 3 partite, 2 alla Dinamo Kiev. Morata ha preso sulle spalle la Vecchia Signora siglando 3 di queste 4 reti, ma ciò non è bastato in termini di risultato: 2 pareggi, 1 sconfitta e 1 vittoria senza CR7.

Cambio modulo

Di conseguenza Pirlo ha provato ad invertire il trend cambiando modulo negli ultimi due match: il risultato è stato 1 gol fatto e 3 subiti, 1 pareggio con il Verona e una sconfitta con il Barcellona. Il 4-4-2 disegnato dal neo tecnico bianconero è probabilmente troppo sfacciato ed offensivo per garantire l’equilibrio necessario. Con Kulusevski, Chiesa, Dybala e Morata diventa praticamente un 4-2-3-1 in fase di possesso con Kulusevski e Chiesa che si alzano sugli esterni e con Dybala che scivola alle spalle di Morata. Eccezion fatta per l’ex Fiorentina, nessuno degli attaccanti offre una grande mano in fase difensiva e ciò complica le cose a chi sta dietro.

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Il centrocampo

In mediana restano in due, e Arthur sembra imprescindibile: ieri sera Rabiot e Bentancur hanno faticato non poco, dimostrando di non essere forse ancora pronti per gestire un intero centrocampo. Le sgambate offensive del francese traggono in inganno la difesa amica e lasciano buchi importanti che Bentancur da solo non può coprire. L’uruguaiano è molto bravo in fase di impostazione, ma non sembra essere particolarmente ferrato in fase difensiva.

La linea difensiva

Infine arriviamo alla difesa dove l’emergenza attuale non aiuta: con Chiellini e de Ligt fuori Pirlo si è dovuto affidare più volte a Danilo nei 3 centrali. Con la difesa a 4 lui e Cuadrado stanno facendo i terzini, ma anche in questo caso l’apporto offensivo è maggiore di quello difensivo. Inoltre la linea dei 4 o dei 3 cambia spesso e volentieri attitudine, posizionandosi prima alta e poi bassa nell’arco dei 90 minuti in più occasioni.

Insomma, al momento regna il caos, soprattutto per quanto concerne l’aspetto tattico: in attesa del ritorno di Cristiano Ronaldo bisognerà lavorare su un’idea precisa e concreta, provando a raggiungere il prima possibile un equilibrio capace poi di poter esaltare anche i singoli, sui quali non si può fare completo affidamento.

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